Zaccaro: basta polemiche, pensiamo alla città

zaccaro carmine

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CASTROVILLARI – Il centro sinistra, che piaccia o meno, ha il suo candidato Sindaco nella persona di Mimmo Lo Polito, espresso democraticamente nel corso delle primarie del 22 febbraio scorso. Ora è tempo di metetre da parte le «polemiche e le contestazioni che tuttora agitano il post primarie» perchè non è il tempo per distrarre «la coalizione di centro-sinistra dai gravi problemi che affliggono la città ed il territorio». Lo dice chiaramente Carmine Zaccaro, esponente dell’area riformista del Partito Democratico, richiamando l’attenzione sulle problmatiche cittadine che «meritano una approfondita riflessione ed analisi, allargata a tutte quelle forze della cittadinanza attiva e dell’associazionismo diffuso che, insieme al Pd ed alle altre forze della coalizione, intendano dar vita ad un incisivo ed efficace programma per il governo della città nei prossimi cinque anni». Parte dalla «emergenza in ambito socio-sanitario, a causa dell’indebolimento dei servizi e delle prestazioni in capo al presidio ospedaliero cittadino e della quasi totale assenza di un’efficace rete di servizi di assistenza e di prevenzione di carattere territoriale» Zaccaro per porre l’attenzione anche sulle «diatribe in ambito politico regionale, sulla nomina del nuovo commissario per la gestione del piano di rientro del debito sanitario» che ancora oggi «continuano a tenere bloccato l’intero settore, mentre le procedure di estinzione del debito stesso, in presenza di risorse certe, segnano incomprensibili ritardi, aggravando ulteriormente la situazione debitoria e rendendo così difficile l’avvio di un processo di razionalizzazione, potenziamento e riqualificazione dell’intero settore sanitario calabrese». Poi passa al settore produttivo e dei relativi servizi della città e sul territorio più allargato che «hanno subito ultimamente un forte e preoccupante ridimensionamento. L’intenzione dichiarata della multinazionale italcementi di avviare un processo di graduale smobilitazione degli impianti nella nostra città; l’annunciata chiusura dell’area Enel di Castrovillari; la mancata istituzione nella nostra città della sede distrettuale della nuova azienda regionale “Calabria verde”, nata dalla fusione dell’ex Afor e dell’ex comunità montana, disegnano un quadro assai negativo circa il futuro della nostra comunità». Il centro sinistra ha «l’obbligo di definire un programma che contenga da un lato le azioni e le iniziative da intraprendere da subito per scongiurare il pericolo di un indebolimento strutturale dell’assetto socio-economico della città e, dall’altro, di disegnare uno scenario possibile di crescita e sviluppo della nostra comunità che la ponga al centro di un progetto di costruzione di un’area vasta del nord est della Calabria che consenta di accedere agli strumenti finanziari regionali ed europei, così come avviene per altre realtà della nostra regione. E’ tempo di mettersi realmente al servizio della città, dei suoi bisogni e delle sue giuste ambizioni». Si pensi a rendere «attrattivo» il centro storico dove risiedono le attività commerciali anche grazie ad una «molteplicità di iniziative culturali e di animazione che possano fungere da motori di attrazione nei confronti di potenziali visitatori, turisti e consumatori». Si rilanci «la vocazione del nostro nucleo antico, come luogo delle testimonianze storiche della città» ponendo in primo piano la grave situazione del dissesto idrogeologico che riguarda la Madonna del Castello. Si costruisca un programma di interventi «diretti verso le periferie urbane e sociali» e si realizzino le opere rimaste al palo.