Antonio Stabile coordinatore del Pollino di Italia del Meridione interviene con una lunga nota sulle prossime elezioni politiche del 25 settembre, definendo il tutto “la solita novena di fare e faranno, questo e quest’altro”, ossia “tutta propaganda e passerelle, di tutti o quasi” perché “gli stessi si succedono alla guida del Paese con risultati scadenti”. Secondo Stabile tutti hanno una “amnesia cronica e datata” perché “tra i tanti problemi che annunciano di voler risolvere nessuno analizza realmente lo stato delle cose e per esempio nessuno parla di una nuova legge elettorale, che è un problema spesso sottovalutato del nostro Paese, perché nega democrazia in quanto impedisce ai cittadini di scegliere realmente i propri rappresentanti in Parlamento, contribuendo, in questo modo, a perpetuare una politica scadente e latitante, in pericolosa deriva e che, dunque alimenta populismi e soprattutto, allontana gli elettori e le elettrici che invece dovrebbe rendere partecipi”. Non a caso il primo partito “è e continuerà ad essere, purtroppo, l’astensionismo”. La prossima legislatura- afferma Stabile – “si incarichi, dunque, di modificare questa legge elettorale scandalosa, per dare più democrazia e più scelta ai cittadini, anche se nessuno forse lo vuole, chissà perché, forse perché dopo l’obbrobrio della riduzione lineare dei parlamentari il problema della scelta e della rappresentanza è accentrato sempre più nelle mani di pochi capi partito, perché le scelte si riducono, per non dire alienano e le liste, o per meglio dire i listini, sono composti con scelte autoreferenziali e unilaterali”. Si poteva “fare una scelta completamente diversa e cioè pur non riducendo il numero complessivo dei parlamentari, ridurne ad esempio gli emolumenti e i benefit : ci sarebbe stata più scelta, più rappresentanza dei territori e democrazia per tutti i cittadini e, non da meno, anche meno “trombati” in giro alla ricerca di incarichi vari con scadente esperienza e poca attitudine al lavoro per obiettivi e risultati”.“Oramai gli elettori sono solo usa e getta, e a nessuno interessano le loro sorti, per loro sono solo un bacino di voti da utilizzare periodicamente per portare avanti solo i loro interessi, camuffandoli come interessi del Paese”. In questa tornata elettorale “fantasma” si parla “sempre poco o niente delle problematiche, antiche e moderne, del Sud ad esempio, ma per noi di IDM questa è e resta una questione cruciale e dirimente, per tutto il Paese in qualche programma forse qualcosa di scritto lo si trova, salvo poi classicamente andare nel dimenticatoio ed uscire dai radar del Governo inesorabilmente”. In conclusione “noi di Italia del Meridione valuteremo attentamente opzione per opzione e se i programmi collimano con la nostra politica di salvaguardia dei territori, moralità e trasparenza degli interventi e soprattutto della valorizzazione delle risorse umane e locali del Sud, andremo a votare con coscienza e senso del dovere, soprattutto perché noi non abdichiamo e anzi contrastiamo lo scippo del voto”. L’Italia del Meridione, peraltro, sarà presente comunque a queste elezioni, “con la nostra lista nella circoscrizione estero dell’America del Sud e questo in ogni caso costituirà un punto di partenza per portare avanti le nostre istanze, la nostra voce e quelle dei territori, mettendo sempre al centro dell’azione politica il cittadino. In questo caso quella dei cittadini italiani all’estero, che tanto lustro hanno dato e continuano a dare all’Italia e conseguentemente a tutti quelli che come noi ci vivono”.