Sprar, si o no? La maggioranza divisa sul tema dei rifugiati

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CASTROVILLARI – Potrebbe dividersi sul Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati (Sprar) la maggioranza di centro sinistra che fa capo al Sindaco, Domenico Lo Polito. La volontà espressa nel corso di una delle ultime riunioni di maggioranza di voler pensare alla nascita di un centro di accoglienza della rete che fa capo all’osservatorio migranti del Governo ha mandato in fibrillazione una buona parte dei consiglieri comunali di maggioranza. Da alcune indiscrezioni, infatti, pare che la maggioranza dei dieci consiglieri comunali di centro sinistra abbiamo chiesto al Sindaco di soprassedere su questa iniziativa in quanto in questo momento non ci sarebbero le condizioni sociali per poter dare vita ad una iniziativa, meritoria, del genere. La città è già interessata da tante situazioni di emergenza che investono centinaia di cittadini ai quali bisogna dare risposte prima di accollarsi un’altra emergenza sebbene di grande respiro internazionale e che non grava comunque sulle casse del bilancio comunale, in quanto finanziata dal Governo centrale per intero. Molti dei consiglieri di maggioranza avrebbero apertamente chiesto al gruppo del Partito Democratico ed al Sindaco Lo Polito, che sembrano invece compatti nell’accettare questa nuova sfida di accoglienza, di prendere ancora tempo prima di decidere sulla nascita o meno del centro di accoglienza della rete Sprar. Quella di Castrovillari non sarebbe certo la prima esperienza di questo tipo nel contesto del Pollino. La prima e più virtuosa esperienza di accoglienza, finita agli onori della cronaca nazionale ed internazionale per la sua grande simbiosi tra italiani ed extracomunitari, è quella di Acquaformosa portata avanti dall’allora Sindaco, Giovanni Manoccio, oggi inserito nella squadra di governo regionale, alla quale si sono accodate quella di San Basile, Civita, solo per citarne alcuni sul territorio più vicino al capoluogo del Pollino.