CASTROVILLARI – Parla di «gravi irregolarità, turbative del voto, mancata corrispondenza tra elettori e votanti» la contestazione del voto delle primarie 2015 che hanno sancito la vittoria di Mimmo Lo Polito. Per conto del candidato Mariella Saladino l’esposto/ricorso lo firma Antonio Stabile in qualità di delegato dalle giovane democrat, il quale ha inoltrato al presidente ed ai membri del collegio di garanzia di Castrovillari, nonché alla commissione di garanzia provinciale, al segretario di Cosenza, Luigi Guglielmelli, ed ai membri aggiunti del collegio di garanzia, Pietro Midaglia, Santo Seminario e Adriana Amodio, una missiva di contestazione e non riconoscimento del verbale di chiusura delle votazioni di domenica 22 febbraio. Secondo quanto riferisce Stabile nella «preparazione, nello svolgimento, nella chiusura delle operazioni elettorali» si sarebbero verificate «gravi irregolarità» poste all’attenzione dei riceventi il ricorso al fine di tutelare gli elettori che hanno votato. Inoltre si chiede la «sospensione dell’approvazione dei risultati» delle primarie fino alla «conclusione in tempi ragionevoli e responsabili dei controlli e delle verifiche» necessarie a scongiurare ogni dubbio. Secondo la Saladino ed i suoi rappresentanti esisterebbe una «mancata corrispondenza tra elettori e votanti» come anticipato dalla nostra testata il 28 febbraio, ma anche una «palese mancanza di requisiti degli ammessi al voto». Inoltre nel ricorso di fa accenno ad alcuni «episodi di intolleranza alla democratica richiesta di metodi di tenuta delle operazioni di voto trasparenti e non contestabili». Un atto formale che è stato reiterato con ben altre tre missive (il 25, il 27 ed il 28 febbraio scorso) nelle quali si chiede alla commissione di garanzia provinciale ed al segretario Guglielmelli di acquisire gli atti delle primarie al fine di «salvaguardare l’immagine del Partito e delle coalizione» e di sospendere l’esito del voto stesso perché esisterebbero «gravi irregolarità palesi ed occulte» che la Saladino sarebbe pronta ad evidenziare mediante la fornitura di «ogni documentazione ed eventuale testimonianza a supporto» della denuncia protocollata ed inviata ai dirigenti provinciali del Partito. In particolare nella ultima missiva di sabato 28 febbraio sempre Antonio Stabile, firmatario e delegato della Saladino, chiede di sapere «dove si trova tutto il materiale impiegato nelle primarie (vale a dire registri, schede scrutinate) non utilizzate ed il modo di conservazione delle stesse, affinchè nessuno possa avervi accesso, in vista di prossima richiesta di sequestro alla magistratura competente».