Saladino: per salvare la Città costruiamo un fronte democratico comune

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CASTROVILARI – Non usa mezzi termini Pasquale Saladino puntando il dito sull’attuale amministrazione. Una storia socialista di lungo corso quella alle sue spalle che lo ha portato negli ultimi anni a transitare nel PD (e attualmente un iscritto a Roma), partito  pluralista che non gli ha però fatto mai abbandonare quella identità socialista che lo contraddistingue. Ma soprattutto non gli ha fatto abbandonare quel ruolo  che spesso lo ha caratterizzato nella sua lunga esperienza politico amministrativa nella città di Castrovillari. Ora però questo clima politico-amministrativo viene definito da Saladino come “non pervenuto”in cui vi è “l’assenza” , dovuta a “mancanza di coraggio” da parte “delle stesse forze che compongono la maggioranza, sia nel ruolo Istituzionale che Partitico”. Per Saladino oggi siamo davanti ad un progetto di “accentramento di funzioni e di contemporaneo depauperamento della struttura comunale”, delle professionalità, giovani e meno giovani, interne presenti, mai accaduto in questa città. Una città  governata da un “comitato di persone”, a cui “sono affidati compiti preparatori ed esecutivi, in mancanza, artata, della giusta e trasparente attività di democratico confronto Partitico ed istituzionale”. In particolare da buon ingegnere, Saladino guarda con attenzione ai lavori pubblici e ad “accentrare scelte territoriali, urbanistiche, ambientali, esecutive e procedimentali, finanziarie, nell’ambito di un binomio familiare”. E’ questo “il grave segnale d’allarme che voglio, con coraggio mandare alla opinione pubblica, esclusivamente nell’ambito del mio ruolo politico da sempre rivestito”.  Ed allora, “si è davanti ad un conflitto di interesse, immorale dal punto di vista politico, deleterio per la democrazia, grave per la mancanza di distinzione dei ruoli e delle funzioni, tra controllore e controllato”. Ecco perché Saladino si appella al Psi “se ancora attivo” chiedendogli “di alzare la testa e tirare fuori l’orgoglio”, a “quei Democratici non appiattiti ed asserviti a tale situazione”, a  “quelle Forze Sociali e Politiche Democratiche, ancora oggi, alla finestra, he non condividono tale situazione amministrativa, di correre ai ripari, prima che sia troppo tardi, per evitare al Popolo Democratico” e a coloro che non hanno tessera di partito, che condivide tali obiettivi e che “desidera un’azione amministrativa efficace ed efficiente per affrontare le gravi problematiche che attanagliano le gambe, una volta agili, dell’imprenditoria, dei commercianti, degli artigiani, di questa Città tutta, rendendola volutamente gambero”. Ma anche “ai cattolici e democratici delle stesse Forze Civiche concentrate su giuste battaglie ambientali e della qualità della vita, dando maggiore forza alle poche voci, che offrono la giusta opposizione a questo andazzo amministrativo”. Tutti insieme per “costituire un fronte democratico comune che da subito deve pretendere, avviando ogni azione ed iniziativa politica, maggiore trasparenza e democrazia da chi ha il dovere di governare in trasparenza e democrazia la nostra nobile città”