Saladino: Castrovillari buco democratico. Il Pd ha rigettato un diritto

saladino maria

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CASTROVILLARI – A chi voleva il suo silenzio, dopo la debacle del ricorso rigettato, non darà soddisfazione. Perchè il suo sarà solo «silenzio» di «lavoro politico che urla voglia di impegno al servizio della Gente, delle persone sfiduciate» ma offerto anche per evitare che si «realizzino condizioni di pericolo per la mia incolumità, quella dei miei familiari e delle persone a me politicamente vicine». Ma la denuncia di Mariella Saladino è che ieri «è stato rigettato un Diritto, non un ricorso». Perchè ieri alle 16.30 i suoi delegati erano stati convocati per l’accesso agli atti, salvo poi essere bloccati alle 13 perché, «dopo poche ore, non era più un diritto da riconoscere l’accedere agli atti». Dunque «per ora perde la Democrazia» visto che «ai Cittadini Castrovillaresi è stata impedita la verità, con ogni forza, con ogni sotterfugio, con l’utilizzo di ogni rapporto interessato». Castrovillari, dunque, nelle parole della Saladino «dovrà continuare ad essere feudo» e parla di «buco democratico» nella città che è stata interessata da una «intervenuta asfissia della democrazia» dove si registra «la debacle del gruppo dirigente, per mancanza di proposizione politica aperta ed attualizzata alle esigenze della gente ed ai tempi». Il suo impegno continuerà nei rapporti politici ed Istituzionali, «là dove non devo combattere il fenomeno della autoconservazione degli uomini e degli interessi, del plagio delle coscienze giovani basata sulle false promesse; nel cuore ho sempre la mia Castrovillari, ho la tanta gente che ho avuto modo di conoscere nella essenza della sincerità umana e che ha avuto modo di apprezzarmi, nella speranza che un giorno, proprio la Gente possa, democraticamente, mandare a casa i proprietari della politica paesana dentro ogni partito e dentro ogni schieramento, nessuno escluso, per curarsi le ferite laceranti a cui è stata ed è sottoposta». Ed afferma che la sua «battaglia di libertà» non è stata vana visto che in questi giorni è uscito fuori «il marciume ammantato da perbenismo bigotto e parolaio».