Russo riparte dalla terra. L’agricoltura è il nostro futuro

Renzo Russo

Renzo Russo

 

SARACENA – Riparte dalla terra il candidato Sindaco di Pd e Calabria che vuoi, Renzo Russo. «L’agricoltura – scrive è il nostro passato ed è il nostro futuro» e sebbene molti pensino con rassegnazione che queste attività siano «irrimediabilmente povere, non in grado di generare benessere e valore per ognuno di noi» il giovane segretario democrat ha intenzione di «invertire questa tendenza. Dobbiamo essere orgogliosi della nostra terra, della nostra agricoltura, dei nostri prodotti» definendo la terra «la nostra più grande ricchezza». Per lo sviluppo della comunità non si può più «rimanere sordi» al «richiamo» della terra. Anzi Russo afferma a chiare lettere che «è necessario stare vicino a tutte le persone, in particolare ai giovani, che si rimboccano le maniche per produrre dalla nostra terra e cercare in tutti i modi di agevolarli, è necessario stare vicino ai tanti che per fortuna in questi anni sono tornati ad investire su di essa, bisogna dar loro infrastrutture e servizi adeguati. E’ necessario recuperare quelle antiche attività e quegli antichi mestieri che per anni hanno trainato l’economia della nostra comunità. La terra per essere produttiva va amata, va curata 365 giorni l’anno». Per fare questo bisognerà « partecipare alle fiere, ai convegni, alle attività di promozione, ma bisogna farlo in modo serio, organico, corale, identitario, sinergico. Non possiamo più continuare a navigare a vista. Cerchiamo tutti insieme di fare squadra in modo tale da poter parlare con una sola voce, magari con un marchio collettivo sotto il quale si possano identificare tutti». In questo tempo l’immagine di Saracena quale luogo produttivo di eccellenze del settore «all’esterno è percepita positivamente ma bisogna fare ancora di più per immettere in questo circuito positivo quanti più giovani possibile». Se diventerà Sindaco Renzo Russo promette di voler affidare ai giovani che vorranno renderle produttive le «terre pubbliche comunali incolte».