Rubini: Basta con la politica del no. Questo territorio ha bisogno di risposte

rubini gerry

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CASTROVILLARI – Bisogna raggiungere la «piena occupazione» al fine di «una coesione sociale che non sia vittima di allarmismi ingiustificati, ma che sia figlia di una efficienza economica che guardi con rispetto alle popolazioni ed ai territori». Con queste premesse Gerry Rubini, consigliere comunale in quota socialista del gruppo Pd, annuncia la sua adesione allo sciopero generale indetto da Cgil – Cisl – Uil per il 14 dicembre prossimo e dice «basta» alla ai «soliti No» che oggi non bastano. «C’è bisogno – aggiunge – che le popolazioni di questo territorio, che quotidianamente vivono il disagio sociale, culturale ed economico, scendano in piazza a protestare contro chi ha la brutta abitudine di utilizzare ruolo e ruoli per fare terrorismo ideologico». Ed in merito alle critiche sollevate dagli ambientasliti verso la Cgil ed il suo rappresentante sindacale che segue la vicenda del Mercure aggiunge che «è facile puntare il dito contro sigle, persone ed istituzioni, è ancora più facile gridare senza dare prospettiva e prospettive, ma questa volta non possiamo più assistere impassibili al gioco di chi urla di più». Questo è il tempo in cui «dare seguito alla decisone del Consiglio dei Ministri che ha chiesto ufficialmente alla Regione Calabria di dare corso al decreto autorizzativo per la centrale del Mercure, perché cosi si chiude una vicenda dove tanta gente ha fatto campagna elettorale, artefacendo la realtà e facendo perdere al territorio tempo, economie e giovani». Il perchè è presto detto. «La legge e le leggi vanno rispettate, su questa centrale non esiste nessun tipo di problema per la salute dei cittadini e per l’ambiente del territorio, ma ci saranno ricadute positive in termini lavorativi, occupazionali, sociali e culturali. Questo territorio ha bisogno di risposte e di strutture, i tassi disoccupazionali sono il doppio della media nazionale, i giovani non hanno prospettiva e le loro famiglie sono cariche di responsabilità alle quali, oggi, non possono più assolvere. Con la riapertura della Centrale del Mercure, con la difesa, ad oltranza e senza paura della Cemeteria di Castrovillari, con la battaglia per il nuovo plesso ospedaliero della Sibaritide, della Centrale Enel di Rossano e dei lavori di ammodernamento della S.S. 106 , con la presa di posizione sull’ospedale di Castrovillari e la sanità sul territorio, parte una nuova stagione di tutela e di rilancio di tutta una area che oggi è vittima di scelte e silenzi non più tollerabili e che assiste passivamente allo spopolamento delle zone interne, con l’aumentare delle diseguaglianze tra cittadini, lavoratori e territori».