Primarie valide. Rigettato il ricorso della Saladino

primarie 2015

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COSENZA – E’ arrivata da pochi minuti la decisione della Commissione provinciale di Garanzia sul ricorso delle Primarie presentato da Antonio Giuliano Stabile per conto di Mariella Saladino. Rigettato il ricorso che di conseguenza conferma la decisione della Commissione di Garanzia di primo grado convalidando la regolarità delle operazioni di voto delle Primarie tenutesi a Castrovillari il 22 Febbraio 2015 e vinte dal candidato Mimmo Lo Polito, che dunque potrà ora continuare la sua campagna elettorale avendo fugato ogni dubbio sulla regolarità del voto che lo ha visto aggiudicarsi la candidatura alle elezioni amministrative della prossima primavera. Il Presidente, Pietro Midaglia, Santo Seminaro e Adriana Amodio (membro effettivi della commissione giudicante) hanno esperesso la regolarità sulla operazioni di voto analizzando le contestazioni «sul voto-prestampato, doppio voto e voto di non residenti ha proceduto ad una verifica a campione del 15% del totale dei votanti come si evince da separata Ordinanza Istruttoria. Dalla verifica effettuata – scrivono – non risultano violazioni del Regolamento relative alle operazioni di voto in quanto non sono stati riscontrati casi di doppio-voto, voto prestampato (verifica del 15% delle schede elettorali) o di altri non aventi diritto». Inoltre hanno dichiarato che rispetto a quanto riferito «che la candidata Saladino ben prima delle primarie avesse fatto presente l’inopportunità di tenere le primarie nella data prefissata, l’inopportunità del contributo volontario di euro 1 e la illegittimità dei requisiti per l’esercizio dell’elettorato attivo di cui all’art. 4 del Regolamento Primarie 2015. Le osservazioni sono improcedibili perché non provenienti dal Candidato interessato e comunque inammissibili perché i candidati hanno accettato, prima dell’inizio delle operazioni elettorali, il Regolamento per le primarie prestando esplicitamente il proprio consenso alle norme ivi contenute». La Commissione provinciale di Garanzia ha deciso, anche se anomalo per prassi, di verificare tutti gli atti delle primarie (schede, liste degli elettori, verbali, etc…), nonostante, «sia nell’intera giornata delle votazioni e sia durante la fase di sfoglio delle schede, non ci sia stata alcuna contestazione né verbale e né tantomeno per iscritto, e da parte dei rappresentanti dei candidati e da qualsiasi altro soggetto. Sentita anche la Commissione Nazionale di Garanzia si è deciso di non far partecipare le parti interessate alla verifica per accelerare i tempi della decisione considerata l’esigenza del Partito Democratico di prepararsi adeguatamente alla competizione elettorale. L’accesso agli atti, per prassi consolidata ed immodificabile anche in presenza di comunicazione degli organi politici, è negato in circostanze simili per evidenti ragioni di privacy e di celerità».