Primarie in attesa di giudizio. Si decide ad inizio settimana

guglielmelli luigi

guglielmelli luigiCASTROVILLARI – Si dovrà attendere l’inizio della settimana prossima per conoscere l’esito della Commissione di Garanzia di Cosenza rispetto alle primarie di Castrovillari, sulle quali pesa il ricorso di Mariella Saladino che ha denunciato «gravi irregolarità». Ieri nella sede della Federazione provinciale del Partito Democratico il Presidente Pietro Midaglia, insieme a Santo Seminario e Adriana Amodio (componenti della commissione) hanno riunito le parti (erano presenti Domenico Lo Polito e Tonino Morelli, mancava per impegni lavorativi Mariella Saladino, rappresentata da un delegato) per ascoltarle prima di procedere alla verifica delle carte ufficiali, dei verbali e di tutto il materiale che riguarda il voto castrovillarese del 22 febbraio. Un confronto, al quale ha preso parte nella fase iniziale anche il segretario provinciale Luigi Guglielmelli, svoltosi «in un clima di normale per quanto accesa dialettica politica» riferisce Midaglia che era presente nel capoluogo del Pollino in occasione delle primarie e dove ha registrato «un clima di festa» per tutta la giornata senza che «nessuno mi abbia minimamente sollevato problemi di nessun tipo». Certo «tutto può essere successo» – aggiunge – promettendo di compiere nel più breve tempo possibile «tutti gli adempimenti dovuti con massima scrupolosità». Certo è evidente il divario di risultato tra chi ha vinto e chi ricorre e nel mezzo chi è arrivato secondo «è pienamente rispettoso» del risultato delle urne. L’augurio di Midaglia è quello di «chiudere presto» la disamina degli elementi disponibili anche sulla base della «fiducia espressa da tutti nel comportamento della commissione» che, ci tiene a sottolinearlo, non è un «tribunale ma un soggetto politico». L’occasione però apre il confronto sulla introduzione di «regole certe» per lo svolgimento delle primarie in Italia. E la proposta potrebbe essere quella di un «albo degli elettori che si chiuda 10/15 giorni prima» al fine di determinare un po’ di «disciplina» ed evitare i contrasti e le querelle dopo il voto.