Politiche 2022: in Calabria M5S primo partito, testa a testa tra Fdi e Fi

politiche seggi 2022

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Se Conte dice che il Movimento Cinque Stelle è il primo partito del Sud Italia non lo dice a torto. Basta guardare il dato Calabria dove i pentastellati segnano una percentuale che sfiora il 30%. Per Davide Tavernise, consigliere regionale e presidente del gruppo consiliare del M5S, i datui elettorali «sono la testimonianza che parte del successo è da ricondursi anche al lavoro fatto finora in regione. Un lavoro quotidiano che ha restituito credibilità al Movimento, centrato sulle priorità dei territori, specie di quelli privati di servizi pubblici essenziali, fatto di interlocuzione con i sindaci del territorio e con associazioni interessate. Un lavoro che deve continuare ora nel solco di quanto fatto finno ad oggi, ed arrivare con più forza sui territori del sud della Calabria che hanno premiato meno».

 

Nella sfida tutta interna al centro destra, invece, la sfida reale è tra Fratelli d’Italia e Forza Italia che si contendono un avvincente testa a testa per la premiership tutta regionale. Basta leggere il commento mattutino del presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, che sottolinea il «risultato clamoroso, sia al Senato – nel quale non avevamo alcun nostro candidato nell’uninominale – che alla Camera – nella quale, invece, avevamo tre candidati nei collegi uninominali. Con il 16% abbiamo conseguito la percentuale più alta in Italia per Forza Italia e doppiato il dato nazionale».

Differenza sostanziale, invece, rispetto al dato nazionale dove il partito della Meloni tracima in termini di preferenze, lasciando indietro i proprio alleati leghisti e berlusconiani che non riescono a conquistare neppure la doppia cifra percentuali di voti di preferenza.

Decisamente diversa la tenuta del centro sinistra che non riesce ad arrivare alla soglia del 20%, rimanendo indietro di molto anche rispetto al Movimento cinque stelle. Si fermano intorno al 15% rimanendo l’unico partito del centro sinistra in doppia cifra, che potrebbe rappresentare una magra consolazione rispetto alla debacle elettorale che offrirà, adesso, diversi spunti di riflessione e analisi sul futuro del partito in Calabria.