Pignataro contro tutti. In consiglio dito puntato contro la maggioranza

pignataro peppino

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CASTROVILLARI – Scontro a scena aperta tra il Sindaco della città ed il consigliere dei Progressisti, Peppino Pignataro, ormai scheggia impazzita della compagine di governo. Nel corso del consiglio comunale di martedì sera, senza curarsi del punto all’ordine del giorno che presentava la discussione delle modifiche del regolamento sui Comitati di quartiere (fortemente criticate dall’opposizione), il capogruppo dei Progressiti per Castrovillari ha preso il microfono per ribadire il fare «arrogante» e «prepotente» del Partito Democratico, punzecchiando il primo cittadino sulla mancata nomina del presidente della Pollino Gestione Impianti, ancora ferma al palo dall’esplodere della crisi all’indomani del voto sulle provinciali. Castrovillari «sembra una cittadina commissariata» ha ribadito Pignataro alzando il tono di voce nei confronti della maggioranza con la quale ormai ha scisso ogni rapporto. Separati in casa. Questa è l’immagine che viene fuori soprattutto quando anche il consigliere Dario D’Atri risponde dai banchi della maggioranza alle invettive del suo capogruppo e molti consiglieri di maggioranza si allontanano dalla sala. «Dobbiamo chiedere scusa alla città» – aggiunge Pignataro – se non «riusciremo a dare alla città nei prossimi due anni almeno il 50% delle risposte che abbiamo promesso». Inutile l’intervento del presidente del consiglio comunale Piero Vico che ha più volte richiamato il consigliere Pignataro ad intervenire sul tema in oggetto del consiglio senza divagare. Il capogruppo dei progressisti ormai è un fiume in piena senza controllo. E’ seguita la piccata risposta del Sindaco, Domenico Lo Polito, che ha tenuto a precisa come la sua amministrazione ha «garantito la legalità» in questa città, rimandando al consiglio del 21 febbraio gli interventi in risposta alle lamentale di Pignataro. Quella che si profila all’orizzonte è una spaccatura profonda tra Pignataro ed il resto della compagine di governo, che ormai palesemente mal sopporta l’irruenza del consigliere progressista.