Piero Vico il presidentissimo, eletto due volte

Vico ABM

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CASTROVILLARI – Questa elezione se la ricorderà di sicuro il nuovo Presidente del Consiglio, Piero Vico. Per una interpretazione della norma discussa per molto tempo tra i banchi del parlamentino cittadino, la votazione che porterà alla sua nomina si farà per ben due volte. E’ dai banchi dell’opposizione che nasce il primo caso di discussione della nuova consiliatura. Le opposizioni infatti, prima fanno notare che l’ordine del giorno formulato non è «validamente costituito» -attraverso il consigliere Maria Antonietta Guaragna – in quanto andrebbe prima eletto il Presidente del Consiglio per poi procedere agli altri punti in odg, come recita il Tuel (Testo Unico degli Enti Locali), e poi nella votazione (che stabilisce eletto con i due terzi del consiglieri il più votato) votano scheda bianca rendendo praticamente nulla la “chiama” (in quanto serve necessariamente un vice presidente eletto). Così dopo un momento di empasse che prevede anche un confronto dialettico con il segretario comunale, Maurizio Ceccherini, circa l’interpretazione sul voto (ammesso o meno) del Sindaco eletto (che non figura tra i consiglieri), si procede di nuovo alla votazione con il neo eletto Piero Vico costretto a ritornare tra i banchi dei consiglieri prima di essere ufficialmente (ri)proclamato eletto. Il suo vice sarà Francesco Battaglia che, secondo quanto prevede la norma, risulta eletto con un voto (probabilmente il suo) visto che gli altri consiglieri di minoranza decidono, come per la prima chiamata al voto, la scheda bianca. Dopo la sua elezione tanti gli attestati di stima verso la figura di garanzia del consiglio comunale nella persona di Vico, consigliere di grande esperienza ed indiscussa moralità, la le opposizioni, che pure si associano alla stima nei confronti di Vico, non lesinano qualche stoccata verso la maggioranza dalla quale «ci saremmo aspettati la presidenza del consiglio comunale» – dirà la consigliera Astorino – e quella «apertura non tanto per prassi» – continuerà la Guaragna – che poteva essere uno degli «atti» – per dirla alla Santagada maniera – che avrebbero segnato l’inizio della «pacificazione» da più parti invocata.