MORANO CALABRO – Vita dura per chi inquina. Il Sindaco Nicolò De Bartolo, nell’apertura di lavori del consiglio comunale che ha visto l’approvazione del bilancio di previsione dei prossimi tre anni, ha comunicato la «sottoscrizione di un protocollo d’intesa tra il Comune, Assessorato all’Ambiente a guida Biagio Angelo Severino, e il Corpo Forestale dello Stato, per la collocazione di fototrappole in alcune aree dell’abitato e/o limitrofe». Nel corso dell’assise un corposo pacchetto di emendamenti è stato presentato dalla minoranza. Per tre delle undici proposte depositate è stata «dichiarata l’improcedibilità», una è stata discussa ma poi respinta, per scelta della maggioranza, che ha preferito fornire un servizio d’informazione relativo ai bandi d’investimento regionali, nazionali ed europei anziché destinare fondi per uno studio sul recupero di un antico mulino ubicato in contrada Stazione, questa la sostanza della mozione. «Studio che invece, sarà ugualmente espletato, ma dagli uffici tecnici del Comune, senza impiego di risorse aggiuntive». Gli altri emendamenti sono stati tutti respinti, «perché se accolti – così De Bartolo – causerebbero squilibri di bilancio, conditio espressamente proibita dall’Art. 29 del Regolamento di Contabilità, con ricadute negative per la gestione dell’Ente». Dopo la consueta ratifica dei verbali concernenti la seduta precedente, lunga e articolata è stata la discussione del documento finanziario di previsione. L’approvazione è giunta a margine di un «confronto serrato, ma civile e costruttivo». Lo strumento è passato con i soli voti della maggioranza. Contraria l’opposizione che ha però preso atto della cristallizzazione di alcune poste di bilancio, come la spesa per il personale. «Pur nelle ristrettezze dovute ai continui tagli nei trasferimenti erariali e le difficoltà coincise con l’avvio della contabilità armonizzata, il Bilancio – ha affermato De Bartolo – garantisce efficacia ed efficienza dell’azione amministrativa. Inoltre riduce le spese per la raccolta dei rifiuti e per la pubblica illuminazione, prevede investimenti al titolo 2 e abbassa la pressione fiscale con un ulteriore abbattimento della TARI, che si somma a quello già licenziato nella precedente seduta. Rimane – ha osservato il Sindaco – la preoccupazione per la effettiva concretizzazione delle entrate extra/tributarie (recupero evasione e introiti III lotto taglio boschi)». Unanime la contrarietà dell’Assemblea alla proposta di Legge n° 3420, “Modifica al Testo Unico di cui al Decreto Legislativo 18 agosto 2000 n° 267, in materia di popolazione dei Comuni e di fusione dei Comuni minori”. «Cancellerebbe – questo il parere dei consiglieri – la cultura e le tradizioni di intere comunità”.