Lo Polito. Saremo gli amministratori di tutti, anche dei tifosi

lo polito vico
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CASTROVILLARI – “Siamo qui perché dobbiamo riconoscere a Mimmo Lo Polito la forza di rappresentanza della città”. Suonano come un messaggio, molto chiaro ed esplicito, le parole di Riccardo Vico rivolte al pubblico presente al Ciminelli ieri sera. Quello che doveva essere il comizio previsto a Via Roma, causa maltempo, si è spostato all’interno della sala cinematografica . Basta manifesti e  post sui social. E’ tempo di guardare in faccia i cittadini e dire loro cosa si vuol fare. Perché abbiamo la necessità di costruire una “città partecipata” sforzandoci “di capire le regole” afferma il “cittadino” Riccardo Vico. L’ex sindaco degli anni 90 rimane seduto durante il suo intervento, cosa che rimarca più volte. Lo fa da “semplice cittadino” prima di dare la parola a Mimmo Lo Polito invitandolo invece ad alzarsi. In mezzo ai due, da quando Vico fu eletto Sindaco, ci sono venti anni di politica. Venti anni di una classe dirigente di centrosinistra creata in quell’epoca e di cui Lo Polito ne è l’espressione. Lo ricorda proprio il candidato del PD che vuole ora ricreare per altrettanti lustri un ulteriore classe dirigente, fatta di gente nuova e motivata. Vuole farlo attraversò un “progetto politico” che possa “porre le basi per una azione futura”.  Un progetto politico che passa proprio da questa elezione. Lo Polito ricorda “di non essersi dimesso” e di non governare da un anno, lo fa per rispondere a chi oggi gli da colpe che non ritiene di avere. “Forse questa interruzione traumatica è servita per riprendere con maggiore forza, vigore e responsabilità ciò che forse non avevamo programmato correttamente ”, ora però “abbiamo la necessità di ricostruire il senso della collettività”. Il candidato del centrosinistra, carte alla mano, inizia a tirar fuori delibera dopo delibera tutto ciò che si sarebbe potuto fare e che non si è invece fatto perché “se non si seguono  i progetti spesso non si portano a termine”. Un ringraziamento “alla gran parte dei dipendenti comunali. Ci sono sei o sette soggetti che bloccano la macchina amministrativa. Ma sono pochi, possiamo isolarli e sostituirli”. Dal palazzetto dello sport, alla viabilità , agli oneri di urbanizzazione, alla vicenda Sorical, spiegando nei minimi termini il gemellaggio con la città di Monza che avrebbe dato un vantaggio importante attraverso il sistema informatizzato del catasto,  finendo alle agevolazioni della Tares. “Avevamo una idea di città, e continuiamo ad averla”. Questi progetti ed idee “interrotti” verranno nuovamente ripresi e “portati a termine”.  Oggi “stiamo esportando il modello calcistico anche nella politica. Mentre la politica è ragionamento. Noi stiamo pagando il mancato dibattito politico con il centrodestra in questa campagna elettorale, vera essenza della democrazia e alternanza di idee . Perché se manca il confronto di idee rimane solo il tifo, ed il tifo porta con se altri elementi”. I cittadini hanno bisogno di “scegliere liberamente attraverso un dibattito politico che abbia come fondamento il concetto della verità. Noi dobbiamo vincere con lealtà, senza denigrare l’avversario o prendere in giro l’elettore”. Ma per fare ciò “serve l’aiuto di tutti”, perché Mimmo Lo Polito vuole “vincere nell’interesse della città che vogliamo bene, saremo gli amministratori di tutti anche dei tifosi”.