Lo Polito: costruiamo una rete di cose possibili

Lo Polito finale

Lo Polito finale

 

CASTROVILLARI – «Gli altri hanno il libro dei sogni, noi vi diciamo che vogliamo fare cose possibili». Così Domenico Lo Polito, Candidato Sindaco del Centro sinistra, risponde alle critiche mosse da Peppe Santagada sul “programma dalle 8 paginette” denunciato nel penultimo comizio della compagna elettorale. Dal palco di Via Roma, dove il centro sinistra ha sempre svolto gli appuntamenti di piazza di questa breve ma intensa campagna elettorale verso le amminstrative del 31 maggio, Lo Polito apre e chiude il comizio finale per chidere agli elettori il voto. Prima di lui tredici persone (tra candidati, rappresentanti istituzionali e del partito e liberi pensatori) prenderanno la parola lasciando al candidato sindaco del centro sinistra il tempo necessario per arringare la folla. «Se vince Santgada è un incubo» dirà dal palco “vestito” come sempre in questi giorni dagli striscioni (sempre diversi) che hanno accompagnato il countdown verso il silenzio elettorale. «Una guida forte per un futuro sereno» recita l’ultimo claim dei suoi sostenitori che gli fa da sfondo. «Questa città ha bisogno di pacificazione» e di qualcuno che «sappia leggere le carte» (accusa mossa verso il suo avversario politico al quale contesta di non aver saputo leggere gli atti citati). «Abbiamo da chiedere scusa alla città per le polemiche» che hanno condito questa campagna elettorale. Lo Polito ribadisce che «ci vuole rispetto per i cittadini» e che c’è bisogno di «partire da dato finanziario» per parlare alla città. «non il libro dei sogni» ma «sapere cosa siamo» per capire dove «andare», altrimenti «non andiamo da nessuna parte». Poi richiama il «terrorismo fatto all’Italcementi» da Santagada, uscito fuori dalla bocca degli operai dell’opificio durante il confronto fatto tra i candidati Sindaco nei giorni scorsi. «Chi sta avvelenando i pozzi ha sbagliato completamente» – aggiunge – usando la metafora per ribadire il clima di aggressività del suo antagonista. E ribadisce che la volontà del centro sinistra è quella di «fare rete con le associazioni», modificare «le modalità di intervento dei servizi sociali» che sempre più partendo dal pubblico devono coinvolgere le tante realtà esistenti sul territorio. Il progetto del centro sinistra è continuare nell’opera di rinnovamento iniziata nel 2012 bruscamente interrotta da parte di chi non «ha avuto rispetto della volontà popolare ed oggi si candida a Sindaco della Città». Ora sarà tempo di silenzio elettorale. Sarà l’urna a dire se avrà convinto i cittadini di Castrovillari.