Il respiro del popolo. Battaglia parte dai quartieri

Battaglia Francesco

Battaglia Francesco

 

CASTROVILLARI – Si definiscono lo «spartiacque» tra «le civiche che non sono più tali, perchè all’interno ci sono dirigenti di partito e la passata amministrazione di centrosinistra che ha fallito perchè mancava la politica». Sono i sedici (donne e uomini) che sostengono la candidatura a Sindaco di Francesco Battaglia, che ieri, partendo da uno dei quartieri «più importanti della Città, Oriolo Street, dove visse il maestro Le Voci» ha iniziato la sua campagna elettorale per e con il popolo. Santagada e Lo Polito sono «due facce della stessa medaglia» che cercano i «laureati solo in campagna elettorale dicendogli “abbiamo bisogno di voi” poi quando tutto finisce si dimenticano di tutti. Noi non ci siamo mai dimentica di nessuno». Così a due passi dalla casa dove visse il compianto maestro Luigi Le Voci, protagonista di una primavera culturale che fu «una via d’uscita per tanti giovani» – ricorda il capolista di Fratelli d’Italia – Allenanza Nazionale, Vincenzo Ventura -, parla Francesco Battaglia incalzando i suoi avversari più diretti. Prima di lui alcuni dei suoi candidati hanno preso la parola, dimostrazione del fatto che da noi «tutti sono uguali, non ci sono i riempitivi di lista» ma persone «motivate» stufe di «lamentarsi che ci hanno messo la faccia» per poter «migliorare Castrovillari» nella quale «siamo in campo ogni giorno». «Abbiamo creato un progetto vero per la città» che parte «dalle piccole cose» – aggiunge Battaglia – mentre tra i vicoli dove è cresciuto tra gli entusiasmi del maestro Le Voci la gente in gran numero lo applaude e lo ascolta. Alla sua prima uscita pubblica è arrivato in città anche Luca Belmonte, segretario provinciale di FdI – An il quale ha sottolineato come «questa candidatura è l’emblema di quello che vuole rappresentare la nostra lista: un candidato espressione del popolo. Noi siamo l’unica lista di tutto il centro destra per la città. Gli altri si mettono la maschera e si nascondono dietro un civismo che non è reale. Premiamo questo coraggio, di chi ci mette la faccia ogni giorno e bocciamo il Pd ed i trasformisti della Politica che si mettono le maschere per ingannare l’elettore». Vincenzo Ventura parla di una «festa dedicata a sedici persone che ci hanno messo la faccia» ribadendo che «noi candidiamo persone che si sono fatte da sole e che non sperano nel posticino». E’ suo l’attacco frontale verso coloro che hanno tradito i valori di «lealtà, coerenza e onestà» che appartengono alla destra e si sono «nascosti dietro il consigliere regionale di turno» prima di abbandonare «la nave» e candidarsi nelle altre coalizioni. «Sarà pure una nave piccola la nostra, ma la faremo diventare un transatlantico» affrontando i «problemi insieme davvero». «Con noi – aggiunge Battaglia – ci sono persone che sono venute con il cuore e che non hanno voluto niente, ma vogliono solo cambiare Castrovillari. Non ci sono quelli che hanno gestito le municipalizzate e ora si candidano, o quelli di “destra” che sono andati con le civiche». Ed incalza i suoi avversarsi chiedendo prima del voto «il nome degli assessori» così da permettere ai cittadini di votare sapendo prima chi li amministrerà domani. Lo chiede a Santagada «che deve andare a parlare con il suo principale» (riferendosi a Laghi, ndr) ed a Lo Polito che «parla di cultura – ma a chi non piace la cultura? – quando in città ci sono persone che non possono comprarsi nemmeno un libro». La verità è che «l’unica alternativa per cambiare siamo noi. Se vince Lo Polito festeggiano tre o quattro famiglie, se vince Santagada festeggiano altre quattro famiglie, se vince Battaglia vince il popolo».