SARACENA – Nelle ultime settimane molti erano i rumors sulla sua probabile candidatura. Così Franco Senatore, già Sindaco di Saracena dal 1994 al 1998, ha deciso di rompere il silenzio e «iniziare a dare qualche anticipazione» sul tracciato programmatico che in questi giorni si stà costruendo intorno a lui. «La mia candidatura a Sindaco – afferma – nasce dalla fiducia di tanti concittadini che da mesi ormai mi stanno incoraggiando a scendere in campo, nonché, dalla consapevolezza che Saracena ha necessità vitale di essere amministrata e non strumentalizzata». Una scelta di candidatura, dunque, che «si stà intersecando perfettamente all’interno di un movimento civico che giorno dopo giorno stà sempre più assumendo le vesti di un progetto politico libero da diktat, da candidature preconfezionate, da arroganze travestite di buonismo e che invece tramite il confronto serrato si disegna e si modella sulla condivisione delle idee». C’è una idea fondamentale che guida il progetto policito che vede Senatore candidato Sindaco per le prossime amministrative di Saracena: «il futuro si costruisce insieme se si ha rispetto del presente e se si fa tesoro del passato, altrimenti il futuro diventa un’ipotesi sterile e soprattutto lontano dalla realtà. Il nostro obiettivo è creare un programma amministrativo capace di far crescere la nostra intera comunità dal punto di vista economico, culturale e non per ultimo sociale. Per farlo ovviamente è necessario, innanzitutto, ascoltare e capire le vere e più profonde criticità del nostro paese, ma nel contempo, migliorare e valorizzare, ciò che in questo momento è già in piedi». «Come si può pensare – continua – che il Futuro di Saracena non passi dalla valorizzazione delle risorse naturali e produttive che da anni ormai pian piano stanno prendendo la loro giusta rilevanza. Come si può immaginare che il Concetto di Buona amministrazione non passi dalla gestione dei servizi comunali in maniera diretta (i cittadini ci danno il loro consenso per amministrare, non per delegare)». Primi accenni di una «proposta programmatica più ampia e dettagliata» che vogliono lanciare un messaggio ai cittadini «eliminiamo preclusioni e pregiudizi, mettiamo da parte malumori personali, ragioniamo insieme, inglobiamo in ciò che vogliamo fare la realtà dei fatti. Solo così potremo farcela. Il futuro è adesso. Costruiamolo insieme».