Dateci lo Spoke, altrimenti sarà mobilitazione

consiglio comunale sanità

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CASTROVILLARI – Esigere il rispetto di quanto previsto nel decreto che istituisce l’ospedale Spoke di Castrovillari. Altrimenti il territorio sarà pronto alla mobilitazione per difendere il diritto alla salute nel Pollino. E’ questa la sintesi dell’ampia discussione avvenuta ieri nel consiglio comunale di Castrovillari aperto alle forze sindacali ed i sindaci del territorio e colpevolmente snobbato dalla deputazione calabrese che non ha ritenuto essere presente su un tema tanto urgente quanto la crisi dell’Italcementi discussa qualche giorno fa. Introdotto dall’ampia relazione di Ferdinando Laghi – che ha toccato i nervi scoperti di una rete ospedaliera dove si registra un «peggioramento progressivo dell’offerta sanitaria» – il consiglio straordinario ha visto il contributo dei sindaci di Saracena, Mario Albino Gagliardi, Morano Calabro, Nicolò De Bartolo, Mormanno, Guglielmo Armentano, di Eugenio Corcione, presidente dell’ordine dei medici di Cosenza, e Franco Spingola, responsabile della funzione pubblica Cgil territoriale. E’ partito proprio dai Sindaci ospiti l’invito alla mobilitazione per esigere quanto promesso dalle carte in questo territorio in cui l’atteggiamento della politica sta producendo una «violenza inaudita» (Angelastro, Avis) e in cui bisogna «mettere le tende davanti l’azienda sanitaria per rivendicare ciò che ci è dovuto» (Armentano, Mormanno). Bisogna «cambiare approccio» (Spingola, Cgil) rispetto ai problemi che attanagliano il sistema sanità e chiedere di «rendere esigibile» quanto dovuto altrimenti la strada sarà «pretendere il rispetto delle regole». Sono i Sindaci che devono «programmare la sanità» (Gagliardi, Saracena) e perciò ha chiesto di convocare i tredici primi cittadini del comprensorio del Pollino rimasti «unico baluardo di democrazia» per difendere il diritto alla salute. «Insieme si può ottenere i risultati sperati» (De Bartolo, Morano). «Vogliamo direttori generali che rispondano ad obiettivi chiari e trasparenti» ha chiosato Eugenio Corcione che ha ribadito la necessità di avere «strumenti» altrimenti la «realtà non si cambia». Il documento che sarà proposto in chiusura chiederà che il decreto 9 venga presto attuato in favore dello Spoke di Castrovillari e della medicina territoriale o il Pollino farà lotta dura, come già altre parti di Calabria hanno dimostrato di saper fare per difendere gli ospedali.