Cgil: la Calabria isolata. Apriamo una vertenza sulla mobilità

A3 LAVORI

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CASTROVILLARI – L’occasione è venuta dal crollo del viadotto “Italia” lo scorso 2 marzo. Ma sul tema la Cgil comprensoriale batte da tempo: la mobilità è una delle grandi note dolenti del nord Calabria. Ora che la strada alternativa per raggiungere il resto del Paese costringe a decine di chilometri in contesti difficili si apre il fronte di una nuova vertenza sul tema mobilità, trasporti e sicurezza in questo lembro di Calabria dimenticato. «Nelle ultime settimane, alle nostre urgenti e reiterate richieste di interventi strategici sulla viabilità del nostro territorio, fanno eco gli accorati appelli di tanti Sindaci, Amministratori del Territorio, Associazioni, che denunciano lo stato di abbandono e di insufficienza di ogni sistema di comunicazione: viario, ferroviario, portuale e aeroportuale». E’ evidente a tutti che, soprattutto nel territorio cosentino e della fascia jonica, di fatto è «impedita la mobilità di persone e merci». Da anni, la CGIL Comprensoriale insiste nel chiedere impegni concreti per il Porto di Corigliano, unica struttura marittima intermedia dalla Sicilia a Taranto, che abbia caratteristiche idonee all’approdo di navi di grosse dimensioni. Ma quella realtà «non ha ancora una definizione di utilizzo». Per Angelo Sposato, Segretario Generale CGIL Comprensorio Pollino-Sibaritide-Tirreno e Vincenzo Casciaro, Segretario Generale FIL-CGIL Comprensorio Pollino-Sibaritide-Tirreno è «necessario che il Porto di Corigliano, una volta per tutte, venga inserito strategicamente nel corridoio marittimo adriatico, e che sia collegato alle arterie viarie in modo ordinato ed efficiente: pertanto, bisogna collegare il Porto alla stazione ferroviaria di Sibari, mediante una linea ferroviaria dedicata, sempre pensata ma mai adeguatamente sostenuta». Così come è urgente il potenziamento della S.S. 106 facilitando l’accesso al Porto stesso. Oggi con la nuova giunta regionale serve «un adeguato confronto su questi temi, che non mancheremo di sostenere nelle prossime settimane. Così come ci preme sollecitare un più adeguato piano del Trasporto Pubblico Locale, in grado di consentire l’interconnessione tra tutti i Centri Urbani calabresi, facilitando soprattutto il raggiungimento dei grossi Centri Urbani da parte dei piccoli Comuni collinari e montani di cui è costellata la Regione. Tutto ciò sarà possibile, soprattutto se si crea un unico soggetto consortile regionale, in grado di gestire l’intera mobilità regionale, contribuendo anche alla riduzione dei costi per i soggetti più deboli, per gli Studenti e i Pendolari, che sono quelli più esposti al tema del caro-biglietti».