CASTROVILLARI – Chi di ricorso colpisce di ricorso perisce. E’ stato depositato ieri ed arriverà a destinazione probabilmente già lunedì il controricorso con domanda incidentale di otto consiglieri comunali di maggioranza avverso al consigliere Giuseppe Santagada ed i cittadini firmatari del primo documento inviato al Tar alla luce del risultato elettorale che ha consegnato la vittoria al candidato Sindaco del centro sinistra, Domenico Lo Polito. Dario D’Atri, Nicola Di Gerio, Francesca Dorato, Girolamo Rubini, Peppino Pignataro, Carmine Lo Prete, Serena Carrozzino e Pier Francesco Vico (difesi dagli avvocati Lucio Rende e Angelo Cosentino) chiedono al tribunale amministrativo della Calabria, di fronte al quale il 16 ottobre prossimo si discuterà dell’esito elettorale della recente primavera, di «ottenere la declaratoria di inammissibilità e/o il rigetto del ricorso proposta da Santagada ed altri con ricorso incidentale avverso l’illegittima ammissione della candidatura a Sindaco di Giuseppe Santagada nonché – in subordine – l’illegittima attribuzione di voti al candidato Sindaco» delle Liste Civiche con attribuzione di 52 voti in più al Sindaco Lo Polito (non validamente assegnati) e la «sottrazione» di circa 80 voti invece assegnati in più all’esponente dell’attuale opposizione consiliare. Riconteggio che di fatto confermerebbe la «proclamazione a Sindaco di Domenico Lo Polito». Trentadue pagine alle quali manca solo la sottoscrizione di due consiglieri comunali (Maria Silella ed Era Rocco che saranno difese dall’avvocato Pompilio) che approfondiscono i temi della querelle politica che dalle aule di voto si è spostata da tempo sui banchi del tribunale amministrativo della Calabria. Tra i motivi del ricorso incidentale gli otto consiglieri comunali di maggioranza sottolineano la «illegittimità del provvedimento della Commissione elettorale circondariale del 3 maggio 2015 di ammissione della candidatura a Sindaco di Santagada Giuseppe». Secondo quanto riferito nei paragrafi del documento inviato al Tar «la dichiarazione di accettazione della candidatura alla carica di Sindaco» del leader delle Civiche del 28 aprile scorso è collegata a quattro liste. Nel plico contenente la lista Partecipa Castrovillari (accompagnata da cinque elenchi di sottoscrittori) uno di questi sarebbe datato nello stesso giorno, altri due il 29 aprile, altrettanti con la data del 30 aprile, risultando dunque con «data successiva alla dichiarazione di accettazione» della candidatura a Sindaco di Santagada. Nel plico di Castrovillari Solidale (composto da sette elenchi di sottoscrittori) quattro di questi porterebbero la data del 29 aprile, due quella del 30 aprile, mentre una lista di firme quella del 1 maggio. Ci sarebbe poi una doppia dichiarazione di accettazione della carica di Sindaco da parte del ricorrente Santagada, (26 e 28 aprile), fatto che segnerebbe la «incontrovertibile ed indubitabile» discrepanza temporale tra le due dichiarazioni di accettazione che sarebbero accompagnate anche da «palesi segni di correzione della data di presentazione delle dichiarazioni stesse e di autenticazioni delle sottoscrizioni». «Irregolarità» che inciderebbero «irrimediabilmente» sui documenti prodotti tanto da compromettere la ammissione di Santagada «alla competizione elettorale». In più le deleghe alla funzione di autenticazione delle firme rilasciate per due dipendenti comunali «non autorizzano la raccolta firme» fuori dalla sede del Comune come palesemente avvenne in campagna elettorale «sotto un gazebo bianco installato» in pieno centro della città.