Bitumazione tardiva e causa di tanti disagi

Ventura Aronne

Ventura Aronne

 

CASTROVILLARI – Sono gli esponenti del Movimente nazionale per la sovranità, Vincenzo Ventura e Nicola Aronne, a dare voce ai disagi causati a tanti cittadini dalla bitumazione tardiva delle arterie cittadine interessate al Giro d’Italia. Interpellati da numerosissimi cittadini i due politici di centro destra «devono purtroppo segnalare i gravissimi disagi» subiti dai cittadini «Partendo dal presupposto che i cantieri stradali devono essere organizzati riducendo i tempi di esecuzione, con più turni di lavoro, e utilizzando anche l’intero arco della giornata, ci chiediamo – scrivono in una nota stampa – a chi si dovranno rivolgere i cittadini che hanno fatto tardi a lavoro piuttosto che aver perso la visita prenotata in ospedale, o i bambini rimasti davanti alle scuole ad aspettare i genitori, o le attività che ricevono degli oggettivi danni economici per la “deviazione del traffico” di cantieri organizzati solo per poche ore al giorno». Nell’ordinanza che da mandato alla ditta per i lavori era richiesto «di attenersi al disposto art.30 del Regolamento di Attuazione del Nuovo Codice della Strada, che al comma 8 recita testualmente: “Nel caso di cantieri che interessino la sede di autostrade, di strade extraurbane principali o di strade urbane di scorrimento o di quartiere, i lavori devono essere svolti in più turni, anche utilizzando l’intero arco della giornata, e in via prioritaria, nei periodi giornalieri di minimo impegno della strada da parte dei flussi veicolari. I lavori di durata prevedibilmente più ampia e che non rivestano carattere di urgenza devono essere realizzati nei periodi annuali di minore traffico”. Invece – aggiungo Ventura e Aronne – tutti si sono resi conto che i vari cantieri stradali sono rimasti operativi solo per otto ore». Un cantiere stradale oltre a creare disagi alla mobilità, a volte può determinare anche perdite economiche alle attività commerciali che vede ridursi le entrate anche a causa di lavori eseguiti senza «l’oggettiva volontà e impegno di fare presto. Ecco perché – incalzano – ci chiediamo: chi doveva vigilare sulla velocità dei lavori? Perché non si è previsto di fare i lavori di notte come il buon senso suggerirebbe? Il costo maggiore per il servizio notturno può essere una giustificazione, tenendo conto dei molteplici disagi arrecati ai cittadini e commercianti? Se in un ordinanza si impone alla ditta di rispettare quanto previsto dalla legge, perché tutto ciò non è successo?». Ma Ventura e Aronne sottolineano anche la mancanza di «aria festosa» in città per l’arrivo del Giro d’Italia «non essendo stata per niente pubblicizzata nei dovuti modi, se non grazie ad alcune iniziative di giovani imprenditori che nel loro piccolo hanno sostituito un amministrazione completamente assente, e che ha iniziato a provvedere alla bitumazione a soli sei giorni dal passaggio della corsa rosa».