Vertenza Italcementi potrebbe avere effetti devastanti. Sindacati scrivono alla politica calabrese

italcementi sciopero

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CASTROVILLARI – La mancata proroga della Cassa Integrazione Straordinaria per i lavoratori Italcementi potrebbe avere «un effetto devastante». Lo scrivono a tutta la deputazione calabrese i sindacati Cgil e Cisl chiedendo agli onorevoli eletti in Calabria di intervenire con urgenza presso il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Giuliano Poletti, al fine di verificare «la possibilità di attivare il secondo anno di proroga della CIGS per riorganizzazione complessa in atto nel Gruppo Italcementi SpA». Una strada «prevista» dall’art. 42 del decreto legge n° 148 del 24 Settembre 2015 che però il Governo deve chiarire «urgentemente» per scongiurare la nuova debacle di licenziamenti in un territorio già arido di posti di lavoro. Le Rsu dello Stabilimento Italcementi di Castrovillari (Carmine Lo Prete, Antonio Bartolini, D’Assisi Gaetano per la Cgil e Giuseppe Bonifati per la Cisl), unitamente alle segreterie territoriali dei sindacati (Antonio Di Franco, per la Fillea Cgil e Mauro Venulejo per la Filca Cisl) hanno scritto ai parlamentari della regione esplicitando che il Gruppo Italcementi occupa in Italia 2.700 dipendenti e ha attivato una CIGS per un massimo di 440 lavoratori che scadrà il 31 Gennaio 2016. Intanto la problematica del Cementificio di Castrovillari approderà in consiglio comunale aperto a Castrovillari alla presenza dei rappresentanti del territorio e, si spera, della deputazione calabrese che con il Presidente della Regione, Mario Oliverio, sono attesi nell’assise intercomunale. Dopo la vicinanza del vescovo di Cassano all’Jonio, Mons. Francesco Savino, e del Presidente del Parco del Pollino, Domenico Pappaterra, ora servono i passaggi istituzionali concreti perché si possa attivare la proroga che consentirebbe di aspettare il confronto con la nuova proprietà Heidelberg Cement che in virtù della legge Antitrust prima di Luglio non potrà avvenire. Se la proroga non dovesse arrivare scatterebbero i licenziamenti già annunciati da Italcementi che manderebbe a casa 51 persone delle 76 attive in questo momento nell’opificio di Castrovillari. Un disastro per questa parte del Pollino che i Sindacati ed i lavoratori vogliono evitare a tutti i costi. Il prossimo incontro a Roma con il Ministero è previsto per il 2 novembre prossimo. Ma ora i lavoratori chiedono il sostegno di tutto il territorio e della Regione Calabria con il presidente Oliverio in prima fila a difendere questa esperienza produttiva.