CASTROVILLARI – Nulla di particolarmente programmato, ma solo la voglia di improvvisare qualcosa e scoprire il suo effetto. E’ ciò che ha fatto il musicista Sasà Calabrese la scorsa sera. Al centro di Via Roma, una chitarra elettrica in mano, l’energia “rubata” all’amico di Nicola Russo della libreria San Francesco, di fronte a lui lacune sedie per un eventuale pubblico e via con la musica. Esperienza bella e riuscita. Una sorta di flash-mob deciso il giorno prima, non pubblicizzato in maniera decisa proprio per “evidenziare l’effetto sorpresa, per capire come la gente del posto reagisce a stimoli da cittá”. Il risultato è stato molto interessante, certamente da ripetere. “Ho sempre pensato che Castrovillari, per storia e blasone, sia da considerarsi una città. Ragion per cui ho voluto improvvisare una sorta di concerto in strada, presentando le canzoni che faranno parte del mio primo lavoro discografico da autore” afferma Sasà. “.Come se stessi a Piazza Grande, sotto i portici di Torino, come se fossi a Roma in via del Popolo. Devo dire che la risposta é stata positiva, un atmosfera gradevole, un pubblico attento. Ho portato un tappeto e delle sedie, la mia chitarra e le canzoni”. Tutto molto bello, lui suonava e la gente ascoltava interessata e compiaciuta. “Castrovillari é una città, si può, si deve” conclude Sasà Calabrese. Lui ci ha provato, e siamo certi lo rifarà ancora.