Un parco ricco di sentieri del gusto. Presentata la carta delle eccellenze territoriali

parco sentieri gusto

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CASTROVILLARI – Undici tappe principali per muoversi all’interno dell’areale del Pollino, ricco di prodotti identitari che ne arricchiscono la bellezza naturalistica indiscussa. L’area protetta calabro lucana è un territorio in cui le varietà e le unicità agroalimentari rafforzano la biodiversità di un territorio davvero ampio e variegato. Così l’Ente Parco del Pollino, dopo le carte naturalistiche e sulla geodiversità, ha presentato questo pomeriggio un nuovo strumento editoriale che finirà nelle mani dei tanti visitatori e turisti che scelgono il Pollino – come si evince nel rapporto di Ecotour – nella top ten dei Parchi italiani per le loro vacanze. La mappa degli itinerari tra storia e tradizioni enogastronomiche del Pollino nasce dalla raccolta di indicazioni dei prodotti che hanno avuto già riconosciuta la Dop, il marchio Igp, o sono Presidi Slow Food, o prodotti censiti nel catalogo generale del Ministero delle Politiche agricole e forestali. Un lavoro «abbastanza esaustivo» – ha commentato soddisfatto il Presidente Domenico Pappaterra – ma che nella sua seconda edizione potrà arrichirsi di tante altre eccellenze che potranno essere segnalate in un prossimo futuro. Undici tappe (quelle principali indicate in uno sforzo di sintesi che non vuole essere esaustivo ma propositivo) per raccontare da Senise patria del peperone lucano a Cerchiara di Calabria, terra del pane calabrese, la ricchezza a tavola della montagna del Sud. Un «lavoro fatto a più mani» ha precisato Pappaterra per raccontare questa terra che tanti turisti iniziano a scegliere anche per la «proposta enogastronomica» che da tempo l’Ente prova a raccontare in mille modi, come continuerà a fare con i prossimi appuntamenti nazionali (come il Salone del Gusto e Terra Madre di Torino nel prossimo mese di Settembre) e sul territorio con nuovi educational ed un evento sul vino che arriverà da qui a breve. Partendo da Senise, dunque, patria del peperone Igp, si passa a Chiaromonte per degustare il suo liquore al sambuco prima di arrivare a Latronico con il biscotto dalla forma a otto. Sempre in Basilicata consigliate le tappe di Castelluccio e Viggianello prima di arrivare a Rotonda famosa per le sue dop: la melanzana rossa ed il fagiolo bianco. A Mormanno la lenticchia omonima è la prima tappa del versante calabrese. Poi Morano con la tradizionale feliciata e Castrovillari con i suoi vini dop. Eccellenza del territorio è Saracena con il Moscato Presidio Slow Food. Civita con le ricette arbereshe insieme a Frascineto prima di risalire verso Cerchiara terra del pane gobboso. In più – come spiegato da Bruno Niola e Marianna Gatto – questa grande attenzione sulla biodiversità dell’area presto vedrà il riconoscimento ufficiale del Marchio del Parco, ennesima tappa di un percorso lungo e variegato che ha portato l’ente prima a realizzare i cataloghi sull’agroalimentare di qualità, alla realizzazione di un portale sull’ecommerce e alla banca di qualità del Pollino più nota come Pollino People Experience che è diventata un brand istituzionale portato anche ad Expo nella recente esposizione universale in cui il Pollino è stato protagonista di una intensa azione di valorizzazione delle sue eccellenze.