Uccise il parroco amico degli ultimi. Condanna a tredici anni confermata in secondo grado

padre lazzaro omicidio

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CASSANO ALL’JONIO – Condannata confermata anche in secondo grado per Nelus Dudu il rumeno di 27 anni accusato del brutale omicidio di don Lazzaro Longobardi, il prete degli ultimi, assassinato a sprangate in testa nella sua parrocchia di Sibari il 2 marzo 2014. Tredici gli anni inflitti all’uomo per omicidio volontario aggravato da futili motivi e premeditazione, estersione e furto. Secondo l’accusa il giovane avrebbe abusato del rapporto di fiducia che aveva instaurato con il parroco e di essersi impossessato di 5mila euro. In più il rumeno avrebbe ricattato il sacerdote per mettergli pressioni al fine di ottenere il denaro richiesto minacciando di sostenere una tesi per screditare l’uomo di Dio. Nel corso di una delle tante azioni di pressione verso il sacerdote il diverbio sarebbe finito male con Dudu che avrebbe colpito don Lazzaro alle spalle con tre colpi di spranga uccidendolo sul colpo. Il cadavere fu scoperto al mattino da alcune donne della parrocchia intente a fare pulizia nei locali della Chiesa. Tanti gli inidizi che i Carabinieri avrebbero poi trovato per inchiodare il giovane alle sue responsabilità, confermate da numerose testimonianza proprio di quegli ultimi che don Lazzaro aveva sempre aiutato.