LAURIA – Tragico il bilancio dell’incidente stradale registratosi ieri pomeriggio nel tratto autostradale A3 Salerno – Reggio Calabria nei pressi del km 143, tra gli svincoli di Lauria Nord e Lauria Sud. All’uscita di una curva nel tratto Sud un’utilitaria sbanda – per cause ancora in corso di accertamento – e nella drammatica carambola perde la vita tra le lamiere una giovane donna trentenne, Manuela Limongi, originaria di Lauria. Con lei a bordo della vettura il marito, Domenico Cosenza, che versa in condizioni gravissime presso l’ospedale di Potenza ricoverato in terapia intensiva, e la figlia autistica della coppia di circa tredici anni che è rimasta miracolosamente illesa. Sul posto, oltre agli operatori del 118, è intervenuto il personale di Anas e delle Forze dell’Ordine per le operazioni di recupero del veicolo e per la gestione della viabilità. La condizione del marito della vittima desta serie preoccupazioni per i sanitari che si stanno prodigando in ogni modo per salvargli la vita. L’uomo ha riportato un importante ematoma cerebrale, ha fratture diverse sulla spina dorsale, la milza spappolata e diverse costole rotte. La famiglia viaggiava verso Laino Castello, dove abita, di ritorno dal paese d’origine della donna. L’auto è sbandata forse per le avverse condizioni metereologiche rimanendo coinvolta nel tragico impatto. Ma alla tragedia se ne aggiunge un’altra. La famiglia qualche tempo fa aveva portato all’attenzione delle cronache calabresi la vicenda della propria bambina, oggi rimasta illesa nel tremendo sinistro, chiedendo alla Regione Calabria un sostegno per poterla ricoverare in una struttura specializzata in Umbria. Quella richiesta era rimasta in attesa di un riscontro tra le corsie della burocrazia di una macchina amministrativa a volte troppo distante dalle problematiche di vita quotidiana. Vicina alla famiglia ed alla piccola, sperando per il padre Domenico che lotta tra la vita e la mote, c’è in queste ore il Sindaco di Laino Castello, Gianni Cosenza, e la comunità lainese tutta che conosceva e stimava la famiglia che da sempre lottava per assicurare un futuro degno di questo nome alla loro piccola figlia.