Ss 106: il braccio di ferro tra Stasi e Anas paralizza l’iter dell’opera

I parlamentari Abate Sapia e Forciniti durante lincontro alla direzione Anas

I parlamentari Abate Sapia e Forciniti durante lincontro alla direzione Anas

 

Torna prepotentemente alla ribalta la “vexata quaestio” legata alla progettazione del nuovo tratto di strada da Sibari a Mandatoriccio, con una particolare attenzione all’attraversamento del Comune di Corigliano Rossano e che proprio venerdì mattina, a Roma, è stato oggetto di approfondita discussione nel corso dell’incontro che i parlamentari: Rosa Silvana Abate, Francesco Forciniti e Francesco Sapia (Alternativa) hanno avuto, presso la direzione generale dell’Anas, con il Commissario straordinario per la SS. 106, Massimo Simonini. 

E’ da questo incontro che sono emersi degli aspetti decisamente inquietanti per il territorio e che gli stessi parlamentari si dicono doverosamente portati a rendere partecipi i cittadini. Ma diciamo che alla stragrande maggioranza di quei cittadini è ormai noto che la progettazione, redatta dai tecnici dell’Anas prevede l’attraversamento a valle di una nuova strada a quattro corsie, che sfrutterebbe in gran parte lo spazio già occupato dalla ferrovia, massimizzando costi e tempi di realizzazione. Una soluzione che, però, continua – come fanno osservare Abate, Forciniti e Sapia – ad “incontrare la netta opposizione del sindaco di Corigliano Rossano Flavio Stasi, il quale propone invece un passaggio a monte, ben più lontano dai centri urbani, da realizzarsi attraverso un complesso sistema di gallerie e viadotti. Soluzione che, inevitabilmente allungherebbe i tempi di percorrenza, renderebbe più complicata e scomoda la realizzazione degli svincoli al servizio della città, lieviterebbe i costi e avrebbe, inoltre, un impatto ambientale nettamente peggiore”.
Sta di fatto che, quale immediata conseguenza, tale estenuante “braccio di ferro” tra sindaco e Anas ha in effetti paralizzato l’iter dell’opera, con il risultato che i circa 200 milioni di euro già stanziati per il tratto in questione sono nel frattempo stati “distratti” dal governo Draghi e utilizzati per coprire l’aumento dei costi dovuti all’aumento dei prezzi delle materie prime relativi a cantieri già in corso di realizzazione.
“Già il fatto che il nostro tratto di strada – sottolineano Abate, Forciniti e Sapia – non fosse neanche vicino all’inizio della gara di appalto, ha fatto sì che venisse persa anche la possibilità di avere una seconda tranche di finanziamento, che è stata invece destinata ad altri tratti della S.S. 106 sui quali esiste già la convergenza degli altri sindaci dei Comuni interessati”.
In sostanza, da un potenziale di 500 milioni, il tratto Sibari-Mandatoriccio si ritrova oggi a essere a “chilometri zero”.
Non solo, quindi, si è buttata alle ortiche l’occasione di avere il nuovo finanziamento, ma si è persa anche la prima parte che era considerata già acquisita.
“Ora, lungi da noi – affermano la senatrice Abate e gli onorevoli Forciniti e Sapia – l’idea di volere negare al sindaco di una città di circa 80mila abitanti il diritto di negoziare con l’Anas per ottenere una strada che sia la migliore possibile e alle migliori condizioni possibili. Ma sia chiaro – ammoniscono, poi – che avanzando richieste irrealistiche, che prevedono, per esempio, l’attraversamento e la devastazione di zone collinari, o la realizzazione di gallerie sotterranee dalla dubbia compatibilità idrogeologica, si rischia di perdere per i decenni a venire il progetto e la possibilità di ottenere le relative risorse”.
A loro parere la soluzione progettuale proposta da Anas è, dunque, “un equilibrato compromesso che rispetta la vocazione del nostro territorio, minimizza l’impatto ambientale, ottimizza i costi, e rende un servizio ai centri urbani perché li rende facilmente raggiungibili. Per questo continueremo a collaborare con le Istituzioni preposte, o almeno con quelle che hanno intenzione di farlo, per evitare che resistenze strumentali e francamente poco comprensibili possano far perdere al nostro territorio l’ennesima occasione favorevole”.