REGGIO CALABRIA – Spettacolare e complessa operazione di neutralizzazione di un grosso ordigno inesploso da parte dei Guastatori dell’Esercito di stanza a Castrovillari presso la Caserma Manes. Ad ottobre a Villa San Giovanni (RC) uno sbancamento ha riportato riportava alla luce un’enorme ordigno di oltre due quintali, sganciato dagli americani durante le ultime fasi del secondo conflitto. La bomba aerea contenente oltre 110 chilogrammi di tritolo, sganciata e poi rimasta inesplosa, presentava entrambe le spolette perfettamente funzionanti e la struttura metallica integra e solo appena arrugginita.
Il ritrovamento di un ordigno così imponente, non è di per sé non eccezionale ( l’Italia è uno dei Paesi più contaminati da ordigni bellici inesplosi, nel mondo) ma la zona dove è stata scoperta, contrada Acciarello, è largamente edificata e popolata. Gli specialisti dell’Esercito sono stati da subito protagonisti, provvedendo a mettere immediatamente in sicurezza l’ordigno ed a strabilizzarlo sul posto, cominciando a porre in essere tutte le misure tecniche che hanno poi permesso, con la fondamentale collaborazione del Sindaco e il coordinamento della Prefettura di Reggio Calabria, il corretto svolgimento delle operazioni di disinnesco, attuate in data odierna. Essendo prioritari in questi casi, la sicurezza, la preservazione della vita umana e delle proprietà, i Guastatori dell’11° Reggimento Genio in Foggia e della sua componente in terra calabra, la 2^ Compagnia Guastatori di Castrovillari , hanno sviluppato delle opere di protezione mediante l’impiego di particolari tecniche, materiali speciali e l’esperienza della componente altamente qualificata degli Artificieri e degli Operatori dei mezzi speciali del Genio. Con la progettazione , da parte di un Artificiere, della struttura di protezione, di particolare sicurezza, ideata con copertura in travi di acciaio, armate con cassoni di sabbia, per prevenire una eventuale esplosione accidentale durante le fasi della rimozione delle spolette, i Guastatori, dopo la certificazione di rito, da parte di un prestigioso Istituto esplosivistico di Parma, hanno rapidamente realizzato un enorme struttura che, da 4 metri sotto il piano di rinvenimento , continuava circa due metri sopra la superficie, impiegando oltre 300 metri cubi di terra e sabbia, oltre ad una struttura composita esterna composta da container metallici vuoti, che avrebbe annullato ogni effetto esplosivo esterno, lasciano intatte le abitazioni circostanti.
Non è stata fortunatamente necessaria e nonostante le condizioni meteo proibitive ed un leggero ritardo sui tempi, il personale Artificiere ha rimosso entrambe le spolette con rapidità ed efficienza, provvedendo poi alla rapida rimozione della bomba ormai sicura, che è stata trasportata su un mezzo militare in Frazione Archi a Reggio Calabria, dove domani mattina avverrà l’atto finale della sua definitiva neutralizzazione, per brillamento. Le spolette sono state rimosse manualmente, con cura da un Nucleo altamente specializzato di Artificieri, dopo settimane di operazioni preliminari e di verifiche di sicurezza, perché in questo campo , solo gli uomini sono in grado di effettuare operazioni che nessun veicolo robotizzato potrà mai sostituire, anche se risultano altamente rischiose. Immediatamente e per consentire il rapido ripristino della normalità, ogni materiale esterno è stato rimosso e nella giornata di domani il cantiere sarà in grado di riprendere le sue attività edilizi bloccate da oltre 2 mesi. Per effettuare in sicurezza tutte le operazioni l’11° Reggimento Genio, punta di lancia della Brigata “Pinerolo”, ha impiegato oltre 30 uomini, di ogni grado e specialità, numerose macchine movimento terra e veicoli speciali pesanti e leggeri, confermando le eccellenti capacità a supporto della popolazione e delle Prefetture, già evidenziate durante l’emergenza alluvionale nel reggino ionico.