Sindacati preoccupati per gli atti indimidatori nella sibaritide. Chiesto comitato ordine e sicurezza

incendio perciaccante

incendio perciaccante

 

CASSANO ALL’JONIO – Esprimono «sdegno e preoccupazione per gli atti intimidatori perpetrati ai danni di importanti aziende del territorio» le organizzazioni sindacali FLAI – CGIL Federazione territoriale di Castrovillari, FAI – CISL e UILA – UIL della provincia di Cosenza in rappresentanza la generalità delle lavoratrici e dei lavoratori dipendenti delle aziende del distretto agricolo della sibaritide. Il Sindacato, che rappresenta la forza bracciantile della più importante area produttiva agricola della Calabria, unitariamente esprime «solidarietà e sostegno partecipato e attivo agli imprenditori colpiti». Le organizzazioni sindacali, nelle persone di Silvano Lanciano (Flai Cgil), Antonio De Gregorio (Uila Uil), Michele Sapia (Fai Cisl), si stringono al fianco dell’imprenditore Antonio Perciaccante, manifestando «concreta solidarietà e sostegno con la presenza fisica sul campo dei dirigenti del Sindacato». L’incendio che ieri pomeriggio ha colpito l’azienda agricola «ha messo in ginocchio» l’attività del noto imprenditore della Piana di Sibari. L’incendio ha completamente distrutto il capannone del Centro Aziendale che è situato in contrada “Prainetta” nel territorio del comune di Cassano all’Ionio. Sono anche andati distrutti almeno dieci mezzi, il tutto pare per un danno del valore di oltre due milioni di euro. Sulle cause dell’incendio stanno indagando i Carabinieri della Tenenza di Cassano all’Ionio che non escludono alcuna pista, anche se quella dolosa sembra essere la più privilegiata. I dirigenti sindacali, nell’esprimere solidarietà e sostegno all’imprenditore colpito dall’evento delittuoso e conseguenti gravi danneggiamenti all’azienda, che ha di fatto messo a rischio alcune centinaia di posti di lavoro, hanno inteso evidenziare altresì il «pericolo che la recrudescenza criminale nei confronti della sana imprenditoria locale presente nel Distretto Agricolo, possa minare pericolosamente il già debole tessuto economico del settore primario mettendo a rischio migliaia di posti di lavoro». E’ stato chiesto un incontro al Prefetto della Provincia di Cosenza, invocando anche che si predispongano idonee misure di «prevenzione e repressione degli atti criminali perpetrati in danno agli Imprenditori Agricoli della Piana di Sibari, attraverso la convocazione del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza pubblica e con il Procuratore Generale della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Castrovillari». Gli organi dello Stato – continuano i sindacati – «dovranno garantire la sicurezza e l’agibilità, agli imprenditori ed alle loro famiglie, e salvaguardare il lavoro di migliaia di lavoratrici e lavoratori occupati nel Distretto Agricolo della Piana di Sibari e quindi, la sicurezza sociale ed economica dei braccianti agricoli dipendenti e delle relative famiglie, garantendo la continuità dell’attività imprenditoriale e l’occupazione alle maestranze».