Si è tenuto sabato 23 aprile a Castrovillari il primo appuntamento dei simposi di Diritto Penale e Criminologia denominato “I delitti nella Calabria Settentrionale” organizzato dalla Scuola Forense “avv. Francesco De Biase” sezione del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Castrovillari sotto la direzione dell’avvocato Alessia Corrado e a cura dell’avvocato Andrea Bonifati.
Il tema di confronto è stato quello della droga che è stato seguito con interesse, oltre che dagli operatori del diritto, anche dagli alunni delle scuole dell’istituto di Istruzione Superiore “Mattei-Pitagora-Calvosa” e Istituto Istruzione Secondaria Superiore Liceo Classico “Garibaldi” – Liceo Artistico “Alfano” – IPSIA “Da Vinci” di Castrovillari a cui l’evento era aperto stante il taglio didattico degli interventi.
Autorevoli relatori hanno partecipato al dibattito e, dopo i saluti istituzionali dell’avvacato Roberto Laghi (componente del Consiglio Nazionale Forense), è intervenuto Antonino Iannotta (Sostituto procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Castrovillari) che ha tratto l’argomento della libertà che, anche nella sua massima espressione, di certo non legittima la c.d. libertà a fare uso di sostanze stupefacenti stante le conseguenze sociali e giuridiche che ciò comporta. Una libertà, dunque, che certamente cozza con la dipendenza che la droga provoca negli individui che ne fanno uso come ribadito dal dottor Domenico Cortese (Responsabile SERD Castrovillari) che ha illustrato le conseguenze sulla salute che le varie sostanze lecite e illecite inevitabilmente finiscono per arrecare. Si sono susseguiti, poi, gli interventi dell’avvocato Ettore Zagarese (Penalista del Foro di Castrovillari) che ha parlato degli aspetti sociali del fenomeno e dell’evoluzione dei delitti di droga nell’hinterland; e dell’avvocato Gianluca Denora (Phd in Diritto Penale e Criminalità Organizzata) che, parlando di libertà di scelta dell’individuo, ha fornito un interessante contributo sia a livello accademico che di pratica sul campo.
Sono state, inoltre, proiettate le ricerche criminologiche effettuate dalla dott. Elisabetta Scapati (tirocinante avvocato) che hanno mostrato come la percentuale dei delitti commessi in materia di droga sia più alta in provincia di Cosenza che nel resto del territorio calabrese.
Ha moderato l’incontro l’avvacato Leonardo Graziadio che ha ricordato come il traffico di stupefacenti rappresenti l’attività che assicura maggior introiti alla ‘ndrangheta e di come il fenomeno criminale, seppur nato nel meridione calabrese, è ormai ben radicato fino alle pendici del Pollino.
Il secondo appuntamento dei simposii sarà venerdì 27 maggio e verterà sui reati di corruzione e concussione.