CASTROVILLARI – «Detassare gli interventi volti al recupero degli edifici nel centro storico della città». L’idea dell’Amministrazione guidata da Domenico Lo Polito sul salotto antico di Castrovillari è chiaro. Civita…nova non deve essere un evento di una stagione, ma rappresentare un’azione di marketing territoriale che sappia accompagnare la vita della città ed i suoi eventi per tutto l’anno. Perché l’idea – inserita anche nelle linee programmatiche presentate nel corso dell’ultimo consiglio comunale dal Sindaco di centro sinistra – è quella di dare vita ad una città dove si costruisca di meno e si ristrutturi di più l’esistente, dando vita a quartieri – soprattutto quello della “civita” – che non siano solo dormitori ma spazi da vivere per incontrarsi, dove far crescere relazioni, cultura, spazi di vita collettiva, con verde curato che sappia incrementare la vita all’aperto. Nel corso della presentazione del manifesto di Civita…nova 2015 è proprio il Sindaco Lo Polito a sottolineare come la volontà sia quella di rendere il centro storico uno spazio attrattivo per la ristrutturazione. I cittadini proprietari di case ormai in disuso o acquirenti che abbiano voglia di investire in immobili datati da rendere magari in B&B o altre strutture (come botteghe artigiane, locali di gastronomia, o spazi culturali) dovranno essere incentivati da politiche economiche che magari creino sgravi fiscali e detassazioni sugli interventi da realizzare per rendere fruibili i palazzi e le dimore che rendono affascinante il centro storico della città. In questo quadro di interventi si inserisce la volontà – dichiarata dal primo cittadino – di «voler approvare immediatamente il Psc già predisposto» per dare vita al «consumo di territorio zero». L’idea è dare vita ad edificazione che tenga conto dei criteri di bioedilizia, che tenda a realizzare case energeticamente autosufficienti grazie all’utilizzo di fonti rinnovabili. Costruire una città “bella” vuol dire «rendere piacevole viverci e far collaborare i cittadini alla manutenzione del verde, dei parchi e di tutto ciò che è comune perché lo si sente effettivamente proprio. Vivere bene significa dare le opportunità della mobilità a tutti con marciapiedi a misura di carrozzelle, piste ciclabili e green way». Così si potrà «recuperare il centro storico imponendo, ma sostenendo economicamente, il recupero degli edifici ove possibile e demolendo dove necessario per ampliare l’offerta di spazi di ritrovo collettivo». In questa visione di città nuova anche le ”Vigne” di Castrovillari «non possono essere lasciate ad uno sviluppo disordinato dimenticando che parte consistente dei cittadini vi abita stabilmente e non solo nel periodo estivo. Occorre, pertanto, che le Vigne siano pensate in termini di nuovi servizi con rispetto e valorizzazione della loro amenità che costituisce la ricchezza naturale dei luoghi». Il primo passo di questa nuova visione del centro storico sarà data dai lavori di completamento del Castello Aragonese che diventerà la casa delle arti della Città. Il tassello di un lavoro complessivo di recupero del patrimonio urbanistico e storico della città vecchia, dove, tra qualche settimana in migliaia si riverseranno per ammirarne il fascino. Chissà che già il prossimo anno la civita risplenda di vita nuova.