CASTROVILLARI – Non è il primo e purtroppo tutti temono non sarà l’ultimo atto sacrilego ai danni di un simbolo della cristianità. L’ultimo sfregio ai danni di un dipinto, allocato in una nicchia devozionale a pochi metri dall’ingresso dell’ospedale, è stato scoperto ieri. La cappella dedicata alla vergine Maria è in Via Sant’Aniceto, un’arteria isolata rispetto al solito traffico automobilistico del Ponte Salerni, tanto da essere da sempre oggetto di abbandono indiscriminato di rifiuti. Una di quelle zone poco frequentate in cui spesso tanti si appartano lontano da occhi indiscreti e che di notte è praticamente al buio. Qui l’immagine della Madonna con in braccio il bambino da ieri ha due viti conficcate negli occhi. Un gesto inquietante che ha lasciato senza parole coloro che hanno scoperto l’atto sacrilego e le forze dell’ordine che si sono recate sul posto dopo la segnalazione di quanto avvenuto. In città ora la preoccupazione cresce, anche alla luce del tentativo di profanare due tombe nella zona nuova del cimitero riportato dal nostro giornale nei giorni scorsi. Così come è da registrare, nel corso dell’ultimo anno, il furto nelle chiese di oggetti sacri per la liturgia, senza dimenticare il furto di ostie consacrate che si è registrato qualche anno fa in una chiesa di periferia. I fatti che si susseguono però gettano ombre davvero cupe su coloro che mettono in atto questo tipo di gesti. Ora bisognerà capire se sia la stessa mano di un folle o un mitomane o se dietro ci siano scenari diversi che vanno approfonditi. L’escalation di azioni sacrileghe, però, non può più essere considerato un fenomeno da ragazzata. E cresce la preoccupazione e lo sdegno tra la popolazione.