CASTROVILLARI – Torna a far sentire la propria voce il Sab di Castrovillari. Questa volta il sindacato contesta i criteri di formazione degli ambiti territoriali per i docenti della provincia di Cosenza, che prevede l’inserimento dei comuni di Morano Calabro, Mormanno e Saracena nell’ambito del Tirreno. Dice il segretario del Sab, Franco Sola: “La legge n. 107/15, meglio conosciuta come la “Buona Scuola”, ha previsto che, a decorrere dall’anno scolastico 2016/2017, i ruoli del personale docente sono regionali, articolati in ambiti territoriali, suddivisi in sezioni separate per gradi di istruzione, classi di concorso e tipologie di posto. Entro il 30 giugno 2016 gli uffici scolastici regionali, su indicazione del Ministero dell’istruzione, sentite le regioni e gli enti locali, definiscono l’ampiezza degli ambiti territoriali, inferiore alla provincia o alla città metropolitana, considerando: la popolazione scolastica; la prossimità delle istituzioni scolastiche; le caratteristiche del territorio, tenendo anche conto delle specificità delle aree interne, montane e delle piccole isole, della presenza di scuole nelle carceri, nonché di ulteriori situazioni o esperienze territoriali già in atto”. Su detti ambiti, dopo, confluiranno i docenti neo immessi in ruolo da graduatorie ad esaurimento nelle fasi b) e c), i docenti immessi in ruolo fino al 2014/15 che chiederanno il trasferimento e/o passaggio interprovinciale a partire dal secondo ambito prescelto e tutti i neo immessi in ruolo che chiederanno il trasferimento interprovinciale. Chi sarà trasferito sugli ambiti dovrà proporsi alle scuole e sarà soggetto alla chiamata diretta dei dirigenti scolastici o all’utilizzazione d’ufficio da parte dell’Ufficio scolastico provinciale, in caso di mancata chiamata. Dal canto suo il MIUR ha poi stabilito i criteri ed i parametri per la costituzione di detti ambiti. Questi ultimi, infatti, non potranno avere una dimensione territoriale comprendente istituzioni scolastiche appartenenti a province diverse; comprenderanno al loro interno istituzioni scolastiche appartenenti sia al I che al II ciclo in numero sufficiente a garantire la più ampia offerta formativa, in previsione anche delle costituende reti tra istituzioni Scolastiche del medesimo ambito territoriale; non potranno prevedere una popolazione scolastica superiore a 40.000 alunni: qualora gli ambiti territoriali incidano in zone ad alta densità di popolazione scolastica o in aree metropolitane il limite è elevato a 70.000 alunni; saranno costituiti da una popolazione scolastica non inferiore a 22.000 alunni, salvo deroghe, motivate esclusivamente dalla assoluta impossibilità di applicare i criteri indicati; avranno una dimensione sub provinciale e comprenderanno le singole istituzioni scolastiche nella loro interezza, così come attualmente configurate: pertanto tutte le sedi afferenti alla singola autonomia scolastica saranno ricomprese nel medesimo ambito in cui rientra la sede di detta autonomia. Alla luce di questo, l’USR, sentita la Regione Calabria, ha costituito, per la provincia di Cosenza, 4 ambiti territoriali. Ambito 1: Cosenza, Rende e dintorni fino a San Giovanni in Fiore; Ambito 2: tutta la costa tirrenica, da Amantea a Tortora, con comuni dell’entroterra, come Roggiano Gravina, San Sosti, Verbicaro e, addirittura Morano Calabro, Saracena e Mormanno; Ambito 3: tutta la costa ionica, da Rocca Imperiale a Cariati, con i comuni montani di Campana, Longobucco ed Ambito 4, comprendente i comuni di Acri, Castrovillari, Bisignano e dintorni, Frascineto, Rose, Montalto, Luzzi, Mongrassano, San Marco Argentano, San Demetrio Corone, Spezzano Albanese, Terranova da Sibari, Torano Castello e San Pietro in Guarano. Considerata la situazione, il Sab ha, quindi, chiesto all’USR di Catanzaro la rettifica degli ambiti n. 2 e 4, contestando, in particolare, l’inserimento dei comuni di Morano Calabro, Saracena e Mormanno, quasi tutti confinanti con il territorio di Castrovillari, nell’ambito del Tirreno, con richiesta di inserirli nell’ambito 4, invece del 2. “L’USR Calabria, nonostante ancora vi fosse tempo per rettificare, riscontrava, però –afferma Sola- la negatività di tale richiesta, per cui non resta che concludere, ancora una volta, che sia l’USR, sia i politici della regione Calabria disconoscono geograficamente la posizione dei vari comuni all’interno della medesima”. Per queste ragioni, il Sab attiverà, dunque – conclude il segretario- “prerogative sindacali di merito, al fine di far rettificare quanto sopra evidenziato che andrà ad aggravare ancor di più il personale docente, che intende trasferirsi sugli ambiti, e per coloro che, in futuro, saranno assegnati su detti ambiti”.