Saracena, la rete fognaria scarica nel fiume Garga. Interviene il Cfs. Denunciate tre persone

pozzetto

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SARACENA – Le acque maleodoranti della rete fognaria formavano una cascata che finiva direttamente nel torrente Garga, senza passare per il depuratore. Un danno ambientale che danneggiato ed alterato l’equilibrio chimico e biologico delle acque del fiume che scorre nei pressi di Saracena e per il quale sono stati deferiti all’autorità giudiziaria il Sindaco, Mario Albino Gagliardi, ed il responsabile dell’Ufficio Tecnico per violazione alla normativa ambientale. Ad accertarlo sono stati gli uomini del Nipaf, Nucleo investigativo di Polizia Ambientale del Corpo Forestale di Cosenza, attraverso una attività coordinata dalla Procura della Repubblica di Castrovillari, e che ha visto impegnati anche gli uomini dei Comandi Stazione di Laino Borgo e Castrovillari. A seguito di una denuncia, forumata all’indomani di un comizio pubblico dell’esponente di Forza Italia, Vincenzo Chiaramonte, è scattata l’indagine che ha interessato gran parte della rete fognaria del Rione San Pietro. In particolare si è accertato che i liquami, maleodoranti e di colore torbido e con residui di materiale solido, provenienti da una condotta della rete fognaria, dopo essersi incanalati, formano una cascata che attraverso un costone scende fino al letto del torrente Garga. Un ulteriore punto di scarico delle acque reflue, che confluisce sempre all’interno del fiume, è stato inoltre scoperto nei pressi della Centrale Idroelettrica di proprietà dell’Enel a valle dell’abitato di Saracena. A seguito di tali accertamenti gli uomini del Corpo forestale dello stato hanno provveduto al sequestro di un pozzetto e di una parte della condotta fognaria oltre allo scarico rinvenuto nei pressi della centrale idroelettrica. Per gli inquirenti è stato violato il divieto di scarico di acque reflue sul suolo e negli strati superficiali del sottosuolo, omettendo il trattamento delle acque provenienti dagli stessi con conseguente immissione nel torrente Garga. L’attività di controllo ha interessato anche l’impianto di depurazione comunale situato in località San Vito nel quale sono stati rinvenuti all’interno dei letti di essiccamento un cospicuo quantitativo di fanghi di depurazione ricoperti di vegetazione i quali non sono stati smaltiti per come previsto dalla normativa vigente. Per tale motivo si è provveduto al deferimento per “gestione illecita di rifiuti” del responsabile dell’Azienda Pluriservizi del Comune che gestisce l’impianto. I controlli rientrano in una vasta attività d’indagine sulla depurazione che il Corpo Forestale da mesi sta effettuando in Provincia di Cosenza e che ha portato a diversi sequestri. A Saracena gli accertamenti stanno proseguendo poiché dai primi riscontri pare che tutto il rione oggetto del controllo non sia connesso al depuratore.