CASTROVILLARI – Sarà la Cidis Onlus – che si occupa di progetti di accoglienza integrata dal 2001 e fa parte della rete SPRAR dal 2006 – a gestire la struttura voluta dal Comune di Castrovillari per accogliere i rifugiati e richiedenti asilo nell’ambito del progetto di integrazione e solidarietà che ieri è stato discusso in seno al consiglio comunale. La Onlus umbra con sezione operativa a Cassano all’Jonio è stata l’unica a partecipare al bando proposto dal Comune e che di fatto conferma la volontà di Lo Polito e della sua giunta di aderire al progetto nazionale promosso dal Ministero degli Interni. Una scelta che ha portato con se diverse polemiche politiche già nei giorni precedenti all’apertura delle buste che gli enti gestori del progetto Sprar hanno presentato al Protocollo del Comune. La scadenza del bando era prevista per il 2 febbraio ultimo scorso. Dopo questa data si è provveduto a verificare lo stato di competenza e compatibilità dei partecipanti con il progetto comunale. Unico e solo partecipante la onlus cassanese che con un punteggio di 76/100 si è aggiudicata la gestione del centro che nascerà in modalità diffusa – così è stato ribadito più volte dall’assessore alla pianificazione sociale, Pino Russo – probabilmente nel centro storico di Castrovillari. La Cidis Onlus attualmente è ente attuatore dei Servizi SPRAR (triennio 2014-2016) in regione Calabria ed in regione Umbria, accogliendo rifugiati e richiedenti asilo in piccole strutture da circa 35 richiedenti, provvedendo per la loro assistenza legale, garanzia dei beni di prima necessità, interventi di mediazione culturale, informazione e orientamento al lavoro, assistenza sanitaria e accompagnamento per l’espletamento delle pratiche burocratiche, attività ricreative e culturali, corsi d’italiano L2, nonché la costruzione di percorsi individuali di inserimento socio-economico. Sul portale ufficiale della Onlus è esplicitato il mandato di azione dell’associazione è si muove «nella convinzione che una società multiculturale possa nascere soltanto da un confronto reale che una deriva assistenzialista non consentirebbe di sviluppare». Per questo i progetti di accoglienza gestiti da Cidis Onlus «sono fondati sul riconoscimento dell’alterità ma anche sulla responsabilizzazione dei migranti». Ora si attende di sapere l’esito di approvazione della domanda presentata dal Comune al Ministero degli Interni. Subito dopo si procederà con la convenzione che sancirà il rapporto ufficiale tra Cidis Onlus ed il Comune.