ROMA – Ha letto le parole del Vescovo Monsignor Savino e si è subito affrettata a sollecitare l’invito del presule di Cassano all’unità (eliminando l’invidia che è il male di questa cittadina) che «va colto, non disatteso, perché può determinare ulteriore crescita culturale per la nostra bella Città determinando futuro». Mariella Saladino da Roma scrive per invitare «al dialogo, suggerendo di rivedere la condotta morale ed il codice etico della comunicazione, per garantire l’incolumità sociale della Città di Castrovillari ancora una volta vittima di situazioni anomale che offendono l’intelligenza dei cittadini, schermandola da atteggiamenti di “contesto” ed oggetto di sottrazione di informazione e conoscenza di fatti utili anche, nell’ultimo anno, su avvenimenti prossimi rispetto ai quali, proprio il cittadino sarà costretto a pagarne le conseguenze e/o a ricominciare». I «verbi» da «coniugare» per la Saladino sono «impegnare, utilizzare, integrare, accogliere, amplificare, confrontare, colloquiare, per garantire futuro ai giovani di questa Città» da contrapporre a quelli negativi dell’«oscurare, artare, perseguitare, denigrare» acronimi «di malattie da cui guarire per il bene della nostra Città». Anche la comunicazione, allora, diventi «strumento di informazione democratico e libero per i cittadini» anche se «troppo spesso, diventa arma di gestione del futuro dei territori, della politica e di interessi diffusi». L’intento della giovane rappresentante del Partito Democratico è quello di voler «contribuire al confronto, senza tirarmi indietro». Castrovillari «continua ad avere sete di Dignità ed opportuinità, non di opportunisti e professionisti dello scontro sociale».