Rummolo si incatena per rivendicare il suo diritto al lavoro

rummolo protesta stazione

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CASTROVILLARI – C’è un binario morto presso l’Autostazione di Castrovillari che sembra ricordare lo stato in cui versa la vicenda occupazionale di Rosario Rummolo. Il giovane autista di autobus castrovillarese stamane ha deciso di promuovere l’azione di protesta già annunciata via social per dare corso alla vicenda che lo vede protagonista. Si è così incatenato nei pressi dell’Autostazione ed ha dichiarato che resterà lì «fino a quando non vedrò firmato il mio contratto di lavoro». La sua storia l’abbiamo raccontata purtroppo più volte. Nel 2010 Rummolo vince un concorso pubblico con Fdc, viene assunto e “distribuito”, come altri vincitori, su società del gruppo tra cui la Ferloc. Quando l’azienda partecipata dalle Ferrovie della Calabria diventa privata nel 2013 iniziano i problemi per alcuni dei dipendenti che per via di quel concorso restano a lavorare con la precedente consociata di parte pubblica. Inizia un contenzioso sindacale sulle mansioni da svolgere fino a quando nel febbraio 2015 Rummolo, che è anche rappresentante sindacale, si accorge che in busta paga vengono tagliate alcune indennità. Lui chiede spiegazioni e di risposta la Ferloc lo mette alla porta. Oltre alla causa in Tribunale – ancora in corso – la sua vicenda è diventata un movimento dal basso per contrastare l’arroganza dei poteri forti #iostoconrosario. Quegli stessi poteri forti che da tempo chiedevano al dipendente di abbassare i toni dei suoi continui proclami sui social network e che oggi di sicuro non vedono di buon occhio tutta la solidarietà ed il clamore che invece Rummolo è riuscito a portarsi dietro. In tanti in queste ore sono attorno a lui in questa protesta silenziosa che attende una risposta che rompa l’assordante dimenticanza della politica e delle istituzioni che avevano promesso di difenderlo dall’ingiustizia subita. Quel silenzio calato a nascondere tutto ciò che non si può raccontare di questa storia, ma che Rosario Rummolo con la sua determinazione è pronto a spiattellare non solo in sede di tribunale ma anche di fronte alle telecamere.