Ricorso, si costituiscono anche Rocco e Silella. Si allarga il fronte difensivo contro Santagada

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CASTROVILLARI – Torna alla ribalta la recente elezioni comunale di Castrovillari. Dopo la costituzione degli otto consiglieri comunali di maggioranza – che hanno inoltrato il contro ricorso all’attenzione del tribunale amministrativo della Calabria – ora arriva anche la presentazione della memoria difensiva delle altre due consigliere di Lo Polito, le quali hanno deciso di farsi rappresentare dagli avvocati Giancarlo Pompilio e Claudia Parise, il primo del foro cittadino, la seconda del foro di Cosenza. Con questo atto si chiude il «cerchio difensivo» contro il ricorso di Santagada, che ha visto costituirsi anche il Comune di Castrovillari. La memoria difensiva di Era Rocco e Maria Silella mira a «smontare» passo passo tutte le censure contenute nel ricorso del Santagada, sottolineando «la piena legittimità del procedimento elettorale che ha condotto alla vittoria il sindaco in carica». Gli avvocati delle due consigliere comunali spiegano che «se in primo luogo la difesa dei consiglieri evidenza il carattere meramente “esplorativo” del ricorso, nel merito la memoria difensiva tende poi a contestare minuziosamente tutte le doglianze relative alla procedura di presentazione delle liste, alle modalità di autentica, alle c.d. schede ballerine, e viene rilanciata la correttezza delle operazione di conteggio dei voti». Secondo Pompilio e Parise sarebbero destinate a rimanere 11 le schede di differenza tra i candidati:  4.941 voti per Lo Polito contro i 4.930 di Santagada. «Un margine risicato ma idoneo a consentire al  candidato del PD di indossare la fascia tricolore». Tra i punti salienti della costituzione di Silella e Rocco la «inammissibilità del ricorso per mancata notifica alla Prefettura», quella di «genericità dei motivi di diritto» e per «mancato superamento della prova di resistenza». Trent’otto pagine in tutto nelle quali si provano a smontare le sottolineature di Santagada, candidato a Sindaco per le Liste Civiche. Anche il presunto caso delle schede ballerine registrate nella sezione n°4 che le due consigliere eccepiscono in quanto «pur volendo ritenere mancanti le n. 4 schede in contestazione, il numero di tali schede non condurrebbe ad alcun capovolgimento del risultato elettorale». Ora però la parola passa ai giudici del Tribunale amministrativo della Calabria, chiamato il prossimo 16 ottobre, a decidere sull’esito del ricorso che già infiamma il dibattito politico cittadino.