CASTROVILLARI – Uno dei rapinatori sarebbe di sicuro di nazionalità italiana. Lo avrebbero riferito agli inquirenti i protagonisti – loro malgrado – dell’irruzione a mano armata nella filiale della Banca dei Due Mari di Calabria del Credito Cooperativo in Via Coscile a Castrovillari. Uno dei due malviventi, introdottisi da una finestra di servizio scassinata con l’uso di una tronchese, si sarebbe tradito intimando ai cassieri e la donna di servizio le cose da fare durante i momenti concitati della rapina. L’altro invece sarebbe rimasto in silenzio per tutto il tempo. Da questi elementi, dalla visione dei filmati delle telecamere di sorveglianza, e dalla modalità di operare i Militari del Nucleo Operativo Radiomobile del Comando Compagnia dei Carabinieri di Castrovillari, agli ordini del Capitano Antonio Leotta, stanno seguendo la pista che potrebbe risalire ai responsabili di questo colpo che ha fruttato solo 1580 euro ai malviventi. Potrebbero esserci delle analogie con il caso della rapina allo sportello del Credem del gennaio scorso, come non risultare prodotte dalla stessa mano. Ma per ora gli inquirenti non si sbilanciano e partono solo dagli elementi in loro possesso per ricostruire la dinamica di azione e cercare di individuare i possibili responsabili. Ieri sulla filiale dell’istituto di credito un cartello “Chiuso per rapina” annunciava la sospensione delle attività e rimandava ai momenti di tensione vissuti ieri dai cassieri e dalla donna di servizio che sono stati costretti ad entrare in un locale della banca sotto la minaccia delle pistole dove sono stati chiusi a chiave per non intralciare l’azione criminale dei rapinatori.