Qualità e rete assi portanti del Poic castrovillarese

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 CASTROVILLARI – Reti solidali tra produttori, imprenditori e istituzioni al fine di sviluppare una «rete» operativa che punti alla «qualità» ed alla valorizzazione delle risorse. E’ questa la sintesi del progetto che il Comune di Castrovillari ha candidato all’attenzione dei Poic (Progetti Operativi per l’Imprenditorialità Comunale) promossa dall’Assessorato al Lavoro della Regione Calabria e attuata dalla Società in House FINCALABRA S.p.A., nell’ambito del Progetto INTRAPRESA. Il Comune è una delle cento municipalità calabrese ad aver aderito alla manifestazione di interesse che ora si avvia a seguire l’iter per il lancio del progetto. La prima stesura del progetto comunale «ha preso avvio da un’attenta e articolata analisi swot, mirata a evidenziare punti di forza e criticità del contesto socio-economico locale» scrive il Comune. Il progetto ora verrà illustrato giorno 27 aprile presso la Cittadella Regionale ed è stato redatto con la collaborazione tecnica di Giovanna Castagnaro ex assessore della prima esperienza governativa del Sindaco Lo Polito. Il Poic castrovillarese punta ad «incrementare la competitività e l’attrattività del sistema produttivo locale, attraverso la valorizzazione delle potenzialità endogene del territorio, sulla base di un processo sinergico che crei reti solidali tra produttori, imprenditori e istituzioni, al fine di contribuire alla creazione di nuovi posti di lavoro, al miglioramento della capacità organizzativa del sistema territoriale, alla tutela e valorizzazione del patrimonio naturale e culturale». Tra le aree di intervento il borgo antico della “Civita”, il centro storico, la “T commerciale” e il PIP scelte per «il ruolo strategico che svolgono nell’ambito dell’economia urbana, pur essendo afflitte da gravi fenomeni di disagio abitativo e di degrado sociale». Tra i settori evidenziati turismo, enogastronomia, agricoltura, artigianato, natura e welfare. L’importo complessivo di progetto € 3.000.000,00, tiene conto, oltre che degli incentivi alle imprese (micro-credito, sostegno a fondo perduto, azioni di formazione e/o assistenza tecnica alle imprese, voucher per l’innovazione, aiuti all’autoimprenditorialità e all’autoimpiego) anche di eventuali costi legati alla strutturazione e infrastrutturazione dei luoghi di proprietà comunale su cui insisteranno eventuali attività imprenditoriali oggetto di intervento. «Per ogni azienda o PMI finanziata si pronostica l’incremento di almeno tre unità lavorative. In media con il finanziamento delle 60 imprese preventivate da progetto, tra start up e incentivi alle PMI esistenti, si prevedono oltre 100 nuovi posti di lavoro». Per il Sindaco Lo Polito, soddisfatto di questa prima fase di progetto, «più lavoro, non significa banalmente ridurre in punti percentuale il tasso di disoccupazione, ma migliorare il contesto sociale locale, garantendo al territorio più servizi, una maggiore efficienza nell’uso delle risorse, un’impennata nella qualità di vita della comunità».