Precari comune, nessun allarme. A Dicembre si discute la vertenza

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CASTROVILLARI – C’è bisogno di fare chiarezza sulla vicenda della stabilizzazione degli Lsu – Lpu del Comune di Castrovillari. Lo afferma Vincenzo Laurito, segretario comprensoriale Nidil Cgil, dopo la querelle tra il sindaco e la Confial. «Non c’è dubbio alcuno che ci siano state responsabilità da parte dei Commissari che hanno retto il Comune di Castrovillari fino alla elezione del Sindaco, Mimmo Lo Polito, e successivamente della burocrazia dell’Ente, come da noi denunciato in precedenza» afferma Laurito ma ora corre «l ‘obbligo di ricordare che, solo dopo l’approvazione della Legge 125 del 6 agosto 2015, pubblicato sulla G.U. n. 188 il 14 agosto, si sono create le condizioni per procedere alla contrattualizzazione dei 45 lavoratori utilizzati dal comune e dopo l’incontro avutosi in Prefettura, nel settembre scorso, dove si appalesò che erano venuti meno i motivi ostativi per procedere alla contrattualizzazione, compreso il rispetto dei tempi medi di pagamento, condizione fondamentale posta all’interno della legge stessa, il Comune, sia pure con ritardo, inviò la delibera e la relativa documentazione soltanto il 2 ottobre u.s., alla competente Commissione del Ministero degli Interni». La stessa Commissione richiese elementi integrativi in data 28 ottobre che il Comune inviò il 2 novembre scorso. Laurito interloquendo con il dottor Bonanno, funzionario incaricato della stessa Commissione Ministeriale per gli Enti Locali, conferma «che non c’è stata alcuna decisione assunta in merito all’autorizzazione per la contrattualizzazione dei lavoratori e che la seduta dove ciò sarà deciso, avverrà in data 15 dicembre». Una precisazione per fugare gli allarmismi creati da Confial che hanno creato solo «tensioni tra i lavoratori». Il Nidil Cgil rivolge dunque un appello per la «massima unità» a tutti i lavoratori al fine di creare la «condizione indispensabile per traguardare gli obiettivi finali che riguardano tutti i lavoratori per il percorso di stabilizzazione che faticosamente il Sindacato confederale (CGIL CISL e UIL), hanno costruito e che non può trovare momenti di interruzione».