Ospedale, lo Spoke è solo sulla carta. Filippelli incontra sindacati ed operatori sanitari

Filippelli Lo Polito Sindacati

Filippelli Lo Polito Sindacati

 

CASTROVILLARI – La volontà aziendale è quella di mettere «a regime lo Spoke di Castrovillari» – asserisce Franco La Viola, direttore sanitario dell’Asp di Cosenza, ma «le guerre senza i soldati non si possono fare» aggiunge Gianfranco Filippelli, commissario straordinario per la sanità cosentina, davanti alla platea di medici e personale dell’ospedale di Castrovillari, ribandendo che «il problema del personale è serissimo». Nella sala convegno al piano terra del plesso ospedaliero della città del Pollino Angelo Sposato, segretario comprensoriale generale, e Franco Spingola, Funzione Pubblica Cgil, hanno radunato gran parte degli uomini e delle donne che lavorano in ospedale. Insieme al Sindaco Domenico Lo Polito vogliono chiedere risposte sui tempi certi per lo sblocco delle assunzioni, l’arrivo dei nuovi medici e gli interventi strutturali per il reale funzionamento delle sale operatorie sulle quali sono stati spesi quasi «sei milioni di euro» ed ancora «oggi non funzionanti» – denuncia il Sindaco – «perché ci piove dentro per la mancata impermeabilizzazione dei soffitti». Lo Spoke «è solo sulla carta» incalza il primo cittadino ma si attendono risposte «immediate» perché si compia quanto scritto nei decreti anche in merito alla «medicina territoriale». In sala ascoltano e lo sostengono anche il Sindaco di Frascineto, Angelo Capatano, e quello di Civita, Alessandro Tocci. Mentre è il direttore sanitario cittadino, Salvatore De Paola, a mettere l’accento anche sui «problemi di sicurezza» del presidio castrovillarese di cui «nessuno parla» ma che sono all’attenzione dell’Asp e del Commissario Scura messi nero su bianco dal medico dal carattere battagliero. Le 26 entrate dell’ospedale sono «incustodite» tanto da aver permesso l’ingresso di vandali che hanno rubato dai bagni «due caloriferi» la cui asportazione violenta ha causato l’allagamento dei locali. Manca la segnaletica, ci sono problemi di accesso per i portatori di handicap, ma nonostante questo De Paola rivendica che Castrovillari è il «primo ospedale della provincia come capacità di offerta» frutto del lavoro eroico dei tanti che lavorano senza sosta anche moltiplicando i turni. Ma «se ci date un tanto in più svoltiamo completamente» ribadisce il direttore sanitario che sa benissimo che dal 25 novembre cambiano le regole e medici e personale saranno obbligati ad 11 ore di riposo tra un turno ed un altro. «Investiamo nelle nuove assunzioni – incalza – perché il personale storicizzato è già inserito nei nostri bilanci» altrimenti non si «potrà durare a lungo con questa situazione». Quello che si chiede è un «bisogno di normalità» aggiunge Franco Spingola, mentre Sposato chiede di dare «allo Spoke il valore territoriale» che gli compete. Ma il muro vero si incontra con il livello regionale dove di 250 figure richieste ne sono state concesse solo 70 ed al momento «non si è visto ancora nessuno» aggiunge La Viola. «Noi proviamo a parlare di sanità con chi parla di economia e numeri» – aggiunge Filippelli – che ribadisce come «rincorriamo le emergenze» senza riuscire a «programmare nulla». Manca «linfa nuova» di medici per sostituire quelli che presto andranno in pensione e quelli che già ci sono andati ma si concede un «caldo ottimismo» per «creare una autonomia economico finanziaria» nei presidi del territorio che svincolino da questa cosenzacentricità. I tempi certi non ci sono ma presto (magari tra un anno) anche Ortopedia potrà tornare a «nascere con tutte le risorse possibili».