COSENZA – Stavano effettuando degli scabi edili quando gli operai di una ditta cosentina si sono ritrovati “tra i piedi” un grosso oggetto metallico assimilabile ad un residuato bellico. I responsabili del cantiere hanno immediatamente chiamato le autorità e l’Artificiere della Polizia di Stato, prontamente intervenuto, ha confermato che l’oggetto rinvenuto era una bomba aerea di notevole mole. Immediatamente sono state avviate le procedure di sicurezza, sgomberato il cantiere sottoposta l’area a vigilanza da parte della Questura di Cosenza che ha disposto con la Prefettura, l’intervento degli Artificieri dell’Esercito, specializzati in questi particolari ordigni. Il Team degli specialisti, giunto da Castrovillari, sede della 2ªCompagnia Guastatori del Genio, è intervenuto nelle prime ore del mattino ed ha portato completamente alla luce l’ordigno, confermando che era una grossa bomba aerea bellica americana inesplosa, pesante oltre 230 kg, dei quali circa la metà costituiti da una miscela esplosiva composta da Tritolo e Nitrato di ammonio, ancora tecnicamente attiva. Il Nucleo guidato dal Primo Maresciallo Giuri, coadiuvato dal Primo Maresciallo Cipriano, con la collaborazione del 1°CM Gradilone, hanno rapidamente verificato le condizioni dell’involucro esterno, colpito dalla benna della macchina movimento terra e delle relative spolette di attivazione, convenendo che la bomba era ancora pericolosa ed attiva e necessitava di ulteriori misure di sicurezza. La bomba è stata controllata attentamente, ripulita dalla terra e dalla ruggine, successivamente portata in piano e stabilizzata, per attendere i tempi tecnici della neutralizzazione finale che verranno stabilite di concerto con la Prefettura, nell’immediato.