Nuovo acquedotto, a San Basile è pronto il bando. Servirà a valorizzare zone rurali

san basile

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SAN BASILE – Anche un’opera urbanistica può servire al rilancio del territorio. Ne è convinto il Sindaco di San Basile, Vincenzo Tamburi, che con la sua municipalità ha in procinto l’appalto per la costruzione di un acquedotto rurale. Importo complessivo dell’opera 220 mila finanziati da Calabria Verde attraverso le somme messe a disposizione dalla Regione Calabria. Un’opera che la municipalità famosa per il marketing territoriale “Una casa a San Basile” ha voluto inquadrare nel rilancio e nella valorizzazione del territorio extraurbano. L’idea è quella di realizzare un opera a servizio della ruralità per ripartire dalla terra, dare sostegno alle aziende agricole che già esistono sul territorio, creare stimoli per la nascita di nuove realtà imprenditoriali che valorizzino la zona di campagna del Comune arbereshe. La strategia del Comune di San Basile, guidato dal Sindaco Vincenzo Tamburi, è precisa e chiara tanto da inserire ogni tassello della programmazione, beneficiando dei fondi regionali e comunitari, in un preciso sistema di sviluppo, valorizzazione dell’esistente, sostegno alla comunità e le sue intelligenze. Si colloca in questa visione d’insieme il nuovo appalto per la realizzazione di un acquedotto che servirà le zone rurali della municipalità arbereshe ed anche alcuni spazi del centro urbano. A seguirne lo sviluppo sarà il consigliere delegato, Gianmario Pugliese, che in pieno accordo con il primo cittadino, ha pensato di sviluppare un progetto utilizzando i fondi della Regione Calabria. Attraverso Calabria Verde, infatti, il Comune beneficerà di 220mila euro circa che serviranno per valorizzare tutto l’agro comunale con un’opera di urbanistica in grado di dare man forte alle aziende agricole che sempre più e meglio insistono sul territorio comunale. Un grande incentivo a chi ha scelto San Basile per produrre eccellenze agroalimentari e con esse promuovere il tessuto urbano, culturale e produttivo della comunità. Nel progetto è prevista anche la realizzazione di una rete di illuminazione delle contrade extraurbane attraverso una rete di pali elettrici alimentati con pannelli fotovoltaici nel pieno rispetto della ruralità e della compatibilità ambientale.