No al bullismo, la riflessione del giovani del I Circolo Didattico

foto convegno bullismo

foto convegno bullismo

L’educazione e la conoscenza, con gli accompagnamenti dedicati sono gli elementi fondamentali ed opportuni per affrontare ogni intolleranza prodotta da incapacità relazionale, superficialità e dall’ignoranza. E’ sicuramente il fil rouge che si è colto nei giorni scorsi, alla bella Giornata di sensibilizzazione sulle tematiche del Bullismo e del Cyberbullismo, nel Circolo Cittadino di Castrovillari dove le quinte classi del primo Circolo Didattico, nella seconda edizione su tale fenomeno, hanno presentato dei prodotti realizzati  per l’on line, dove il problema viene affrontato con chiavi di lettura che aiutano a comprendere come cercare d’incidere ed approcciarsi sul serio malessere che sta caratterizzando , sempre più, i più giovani in questo tempo. Un’azione guidata dalla dirigente scolastica, Antonella Mercuro, con l’apporto della referente del progetto, la docente Annamaria Cruscomagno e i colleghi Claudia Laganà, Carmela Graniti ed Ippolita Gallo.
Al centro, naturalmente, la capacità comunicativa e dinamica degli alunni che hanno coinvolto con il loro entusiasmo, spiegazioni ed elaborati, tratteggiati dal Sindaco, Domenico Lo Polito (presente con l’assessore Federica Tricarico), il quale ha ricordato pure l’impegno dell’Amministrazione a riguardo, dal presidente del Circolo, Antonino Ballarati, e nei contributi del sostituto procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Castrovillari, Simona Manera, del Capitano dei Carabinieri, Pasquale Del Prete, e del Comandante di Stazione, maresciallo Antonella Nocita, nell’interessante incontro.
Ridestare l’umano continuamente è il compito numero uno dell’educatore e dell’adulto per prevenire e combattere tali malesseri che l’emergenza educativa ci presenta costantemente. Questa la sfida che è trapelata pure dalla manifestazione come le vicende di cronaca che narrano episodi di bullismo esemplificano in un universo giovanile che bisogna seguire senza generalizzare o dubitare circa la presenza, in ciascuno di questi ragazzi e di queste ragazze, di qualità e virtù bisognose solo di essere sollecitate e suscitate da un vero incontro importante con qualcuno che giudichino degno della loro fiducia e, soprattutto, li voglia bene.