Nasce piazza Anna Casillo: Castrovillari ricorda una giovane vittima di femminicidio

piazza anna casillo

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Partì per la Puglia in occasione del matrimonio di un parente e non fece più ritorno a casa. Anna Casillo, detta Nina, aveva 22 anni quando fu uccisa nel 1942 nella campagna tarantina per sfuggire ad un tentativo di violenza. Alla sua memoria, nel giorno della festa della donna, l’amministrazione comunale ha intitolato una piazza a pochi passi dalla sua abitazione e di fianco all’ex palazzo di giustizia per «ribadire – ha dichiarato il sindaco, Domenico Lo Polito – un segnale importante». Un femminicidio di 80 anni fa è oggi più che mai attuale in una società che ha bisogno di «attivare processi di emancipazione culturale per cambiare mentalità» ha aggiunto il vescovo della diocesi di Cassano allo Jonio, Monsignor Francesco Savino intervenuto all’inaugurazione dello spazio pubblico.

«E’ importante – ha aggiunto il pastore della Diocesi di Cassano allo Jonio – per le nuove generazioni ricordare: stiamo attenti ad educarci a custodire il tempo e gli eventi che passano. Se c’è un messaggio che dobbiamo fare nostro, attivando processi di liberazione, è quello di dire no ad ogni tipo di violenza».

Nina, cresciuta in una famiglia numerosa e religiosissima, tre sorelle suore ed un fratello sacerdote, era stata educata alla fede ed ai valori cristiani. La sua morte è da attribuire alla difesa della purezza verginale. È ancora in vita la sorella di Nina, suor Ermelinda, centenaria, da cui potrebbero attingersi utili elementi di valutazione per trasformarla in una martire del presente alla stregua di Santa Maria Goretti.