Era ricoverato dal 26 dicembre per una grave forma di disfunzione del sistema immunitario. David Sassoli non ce l’ha fatta, è morto all’1.15 della notte, a 65 anni. A dare la notizia del decesso del presidente del Parlamento europeo è stato il suo portavoce da anni, Roberto Cuillo.
Giornalista, conduttore televisivo, vicedirettore del Tg1, Sassoli era entrato in politica come europarlamentare del Partito democratico nel 2009. Una vita con due grandi passioni: il giornalismo e la politica, declinata soprattutto in chiave europea. Un’esperienza, quella nelle istituzioni dell’Unione, culminata con l’elezione alla guida dell’assemblea di Strasburgo il 3 luglio del 2019 (già nel 2014 era stato vicepresidente). Nel 2013, invece, aveva provato a cimentarsi con la politica nazionale candidandosi alle primarie per il sindaco di Roma: arrivò prima di Paolo Gentiloni ma dopo il vincitore, Ignazio Marino.
Sposato e con due figli aveva già dovuto annullare gli impegni istituzionali da settembre a inizio novembre dello scorso anno, a causa di una brutta polmonite dovuta al batterio della legionella, come lui stesso aveva spiegato in un video pubblicato su Twitter dopo la guarigione. Ci lascia una grande figura del giornalismo e della politica.