SAN COSTANTINO ALBANESE   – Era stato trovato ferito ed incapace di muoversi sulla strada provinciale che da San Costantino Albanese va verso Francavilla in Sinni dal Corpo Forestale dello Stato. Subito era scattata la macchina dei soccorsi, avvertendo il veterinario del Parco, Carmine Suanno, che aveva rilevato come il ferimento fosse frutto di un’aggressione, che le sue condizioni generali erano critiche e che bisognava fare ulteirori accertamenti per cpaire esattamente cosa fosse accaduto. Ma dopo giorni di “lotta” per la vita il giovane lupo maschio di circa 4 anni, dal peso approssimativo di 35 kg, non ce l’ha fatta. Le sue condizioni cliniche erano critich  ed alcune complicazioni dovute alle gravi lesioni riportate nell’aggressione non gli hanno consentito di rimanere in vita. Il veterinario del parco, Suanno, aveva immediatamente attivato la rete Wolfnet, nata grazie al progetto Life fin dal 2010, e che rappresenta ancora oggi un esempio di gestione coordinata del lupo nell’ambito geografico dell’Appennino. L’esemplare di lupo maschio era stato medicato e portato prima a Praia a Mare e poi verso la Clinica veterinaria della ASL Napoli 1 dove è stato seguito, fino al suo decesso, dall’equipe del Centro recupero animali selvatici del Frullone dove, «nonostante tutte le cure prestate, non è riuscito a sopravvivere – spiega la rete Wolfnet – a causa del quadro clinico fortemente compromesso dai traumi subiti, che hanno determinato la frattura delle vertebre cervicali c1 e c3 con versamento, conseguente tetraparesi e successiva morte sopraggiunta per arresto cardiocircolatorio». A seguito dei rilievi dei veterinari ora bisogna capire quanto abbia influito la mano dell’uomo sulla morte dell’animale.