Se consultare i bollettini di previsione meteo è buona norma nel pianificare il più tranquillo dei pic-nic per prati o boschi, l’informazione meteorologica assume una importanza tanto più elevata, fino a diventare davvero cruciale, quanto più si vogliono affrontare vie tecnicamente impegnative o comunque itinerari con scarso margine per battere rapidamente in ritirata in caso di repentino peggioramento del tempo. Regola che vale soprattutto per gli intinerari particolarmente esposti al pericolo di fulmini (vette, creste, vie ferrate, percorsi a contatto con la roccia bagnata dallo scioglimento di nevai o dalla stessa pioggia) o al pericolo di frane, smottamenti o colate di fango in conseguenza di forti precipitazioni (scarpate o pendii scoscesi su terreno non compatto o su versanti instabili).
Montagna e metereologia, dunque, hanno un legame indissolubile che la sezione del Cai di Castrovillari vuole approfondire per far crescere la consapevolezza, negli amanti delle cime e dei trekking sul Pollino (foto di Ugo Ferrero), di quanto sia importante prepararsi ed informarsi per tempo anche dei cambiamenti climatici. Il 21 aprile alle ore 18:30 nella Sala Varcasia di Castrovillari un incontro di approfondimento sul tema vedrà protagonista Fabio Zimbo, metereologo certificato Dekra e Ampro.
«L’importanza primaria delle conoscenze di meteorologia per gli escursionisti – spiegano gli organizzatori – è quella di essere in grado di riconoscere direttamente sul terreno i segni chiave delle variazioni del tempo atmosferico, in modo da poter agire di conseguenza e prevenire i problemi dovuti al peggioramento del tempo». L’incontro con Zimbo servirà per esporre brevi cenni sui principi fisici che sono alla base dei fenomeni meteorologici, fornendo nel contempo gli strumenti basilari per l’interpretazione di massima di alcune mappe metodologiche, per la corretta lettura dei bollettini metereologici e di allerta della Protezione civile.